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STORIE E RACCONTI EROTICI

VIETATI AI  MINORI DI 18 ANNI

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METAMORFOSI DI UNA MOGLIE VIRTUOSA.

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VIETATO AI  MINORI DI 18 ANNI

Note:

 Quello che sto per raccontare è una fantasia: i luoghi e le persone sono immaginarie.

 

 

 CAP. 1 L’ARRIVO

 

Accadde qualche estate fa nel sud della Francia, una trasgressione, un gioco tra me e mia moglie finì per trasformare completamente la nostra vita e cambiare radicalmente sia mia moglie che me. Come dice il proverbio “un bel gioco dura poco”, ma il nostro durerà tutta la vita.

Il mio nome è Luca e ho 45 anni, mia moglie Stefania 42 anni. Viviamo in una bellissima e laboriosa cittadina del bresciano. Siamo sposati da 15 anni senza figli, non sono arrivati pur desiderandoli per causa mia, ma questo, ma non ha fatto altro che rafforzare la nostra unione e aumentare il nostro amore negli anni, ci amiamo moltissimo. Ci siamo sempre amati e rispettati. Io lavoro come consulente in una ditta per impianti di gas, progetto tubature stradali, Stefania è impiegata in un centro calzaturiero con il ruolo di responsabile di un settore... e gestisce un negozio di calzature in una cittadina della provincia. Il nostro è un vivere felice, con amore, siamo benestanti piccoli borghesi e abbiamo tutto il necessario per vivere bene, non ci manca nulla, conduciamo una vita matrimoniale normale, senza eccessi, anche se non mancano momenti di monotonia coniugale.

Stefania è una bella donna, molto piacente nella sua semplicità, di un biondo tenue e di carnagione chiara, regolata nel vivere e tradizionale sia nel pensare che nel vestire, sempre elegante ma con gusto e garbo e mai provocante, anche nell’intimo, la sua lingerie è ricercata ma morigerata, direi classica. Non ama mettersi in mostra, anche se il suo corpo adulto glielo permetterebbe. Il trucco per lei è marginale, sobrio e tenue, ha un bel sedere ancora tondo e pieno, morbido e alto. Di reggiseno porta una terza, con cui copre un seno piacente. Oramai viviamo una vita routinaria... qualche divagazione con amici, cinema teatro, qualche gita ma niente di strano.

Anche nell’intimità siamo tradizionalisti, rare volte qualche piccola fantasia trasgressiva, ma limitata all’immaginazione, mai vissuta e niente di sconcio, non lo accetterebbe. Non nascondo che più volte ho provato a convincerla nel concedersi di più a qualche piccola trasgressione fantasiosa, ma la sua educazione e cultura cattolica glielo impedivano, restando sempre nell’ordinario.

Stefy (come la chiamiamo in famiglia) e contraria a trasgressioni di qualsiasi tipo, specie sessuali, per lei il sesso è amore. Diversamente da me che spesso e molto volentieri avrei voluto trasgredire assieme a lei, sia con la fantasia che giocando tra noi.

Ci amiamo e rispettiamo molto e questo è quello che conta, il nostro è vero amore... Lei farebbe di tutto pur di vedermi felice e io lo stesso per lei.

 

L’inizio.

Eravamo in piena estate e tutti o quasi, negozianti compresi erano in ferie e anche noi desideravamo una vacanza diversa dal solito, non isole esotiche, non crociere, ma qualcosa di elegante e piacevole. Così pensammo alla Francia del sud, alla Costa Azzurra, luogo di vita, divertimento e di artisti.

L’agenzia a Brescia a cui ci rivolgemmo ci consigliò un “Petit Village” con albergo a quattro stelle, stupendo, vicino al mare formato da alcuni edifici bassi ravvicinati. Posto in zona tranquilla, dotato di tutti i comfort, con tanto verde, giardini e alberi, con palestra, sauna, beauty farm e piccoli negozi annessi all’interno e una spiaggia privata attrezzata molto bella e riservata ai clienti. Un posto incantevole e tutto questo a poche centinaia di metri dal centro della cittadina. L’idea ci piacque subito e prenotammo.

Partimmo una mattina presto con calma e nel primo pomeriggio eravamo già arrivati a destinazione. Attraversando la città, ci accorgemmo che era piena di vita e colori, turisti di tutti i tipi che si divertivano, c’era tanto sole e si sentiva il profumo dei fiori della Provence e la voglia di vivere e divertirsi.

Raggiungemmo il “Village” e dopo le formalità burocratiche alla reception, salimmo in camera nostra. Il resto del pomeriggio lo passammo a curiosare intorno all’albergo, soddisfatti della nostra scelta.

La sera scendemmo a cenare nel ristorante, un’ottima cena alla francese, poi passeggiammo nei giardini, erano davvero grandi e graziosi con sedie e tavoli, divisi in settori da siepi ben curate con una illuminazione tenue. Passeggiammo un po’ e poi ci sedemmo a respirare il profumo del verde ed apprezzare il fresco della sera. Davanti a noi al termine dei giardini, iniziava la spiaggia privata. Si vedeva il mare che con il riverbero della luna tracciava una via argentata e ondeggiante dalla riva all’orizzonte e si sentiva la risacca delle onde infrangere sulla spiaggia. Era tutto molto romantico, sentimentale, ci abbracciammo e baciammo.

Stefy mi sorrise, era felice, appoggiava il capo sul mio petto stringendosi forte al braccio Eravamo gioiosi di quella scelta e mi disse contenta che sentiva che questa vacanza ce la saremmo ricordata per tutta la vita... (purtroppo fu vero). Quel posto era davvero splendido e aveva su di me un effetto oltre che romantico, afrodisiaco, mi dava strane sensazioni, mi eccitava, seppur stanco dalla giornata desideravo mia moglie. Stefy era graziosa, con quel vestito a fiori leggero che le arrivava alle ginocchia, le larghe spalline le concedevano solo una piccola scollatura coperta da una collana di perle che con le braccia nude si concedevano agli sguardi della gente. Un cinturino color creme le cingeva la vita allargando ancora di più la gonna che le arrivava al ginocchio, nascondendo le sue gambe e le forme. Calzava, un paio di infradito con brillantini con un fiore al centro, tra l’alluce e le altre dita, ed era molto sensuale. Nessun trucco in viso solo una leggera abbronzatura che la rendeva ancora più affascinante e sexy, i capelli lisci, lunghi e dorati si posavano oltre le spalle. Strinsi forte Stefania a me, la baciai con passione e l’accarezzai, sentendomi ricambiato con la stessa intensità dalle sue labbra e dalla sua lingua.

Ma quella sera, tornati in albergo alle mie aspirazioni e alle carezze, non corrispose la disponibilità di Stefy che era stanchissima e voleva solo dormire. Alle mie insistenze rispose baciandomi sulle labbra;

“Domani amore!... stasera sono stanchissima, non ti arrabbiare... abbiamo tutta la vacanza per divertirci e amarci... domani!”

Quello che lei chiamava amore, era per me il mio desiderio sessuale, la mia eccitazione... La strinsi a me, contro la mia erezione, ci baciammo ancora ma andammo a dormire.

Il mattino seguente ci svegliammo presto, era una splendida giornata, calda e assolata e anche Stefy era splendida quella mattina.

Andammo al mare, Stefy aveva un bikini tradizionale color acqua marina, mentre in spiaggia le ragazze e anche le signore della sua età ed oltre, portavano tanga o mini bikini, qualcuna girava anche in topless. Era eccitante quello che si vedeva.

Osservare mia moglie sul lettino a pancia in giù con la parte superiore del bikini sganciata e la schiena nuda e quei corpi di ragazze e signore allegre, disinibite, seminude, passarle vicino, mi creava turbamento e una voglia di trasgressione. L’aria il caldo, il sole e il profumo del mare assieme ai miei pensieri, mi stimolavano a fantasticare. La guardavo! Stefy in spiaggia era la più morigerata con il suo bikini, ma anche affascinante e seducente con il suo corpo quasi perfetto. In alcuni momenti, per via della sua pelle chiara e delicata, se ne stava sotto all’ombrellone a ripararsi dal sole e a leggere. Io provavo a immaginarla come le altre, quasi nuda, camminare sulla spiaggia in topless in mezzo alla gente tra gli sguardi di tutti gli uomini e mi eccitava quel pensiero.

Verso sera rientrammo in albergo a rinfrescarci e sistemarci. Stefy uscì dalla doccia, era bellissima con il suo corpo nudo e bagnato reso ancora più sensuale dalla leggera differenza di abbronzatura tra le parti intime e il resto del corpo e dai capelli bagnati sulle spalle. Più tardi scendemmo a cenare giù al ristorante...un ottimo pasto e una brillante chiacchierata su la cucina locale.

Quella sera non sapevamo che una serie di casualità e avvenimenti apparenti avrebbero portato Stefy inconsapevolmente a iniziare la sua discesa in direzione dell’inferno, verso la sua sottomissione…

 

Per commenti, suggerimenti, idee, notizie o critiche, scrivere a:

dressage1@hotmail.it

Grazie.

 

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