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STORIE E RACCONTI EROTICI

VIETATI AI MINORI DI 18 ANNI

L'ETA' DEL DISINCANTO

VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

Sommario:

DA UN RICORDO. Dedicato con nostalgia a CRISTINA CHIAVAINCULO.

PERSONAGGI:

CRISTINA: detta CRY dagli amici e in famiglia. Ragazza milanese molto bella da far girare la testa a chiunque, ma superba e stupidina come si può essere a quell’età. Capelli lunghi biondo castano e occhi azzurri.

Soprannominata "Cristina chiavainculo" dai suoi denigratori maschi e femmine dell’altra compagnia, pur essendo sostanzialmente una ragazza seria e per bene.

Le sue amiche milanesi come lei e della compagnia: Patrizia, Paola, Simonetta, Lorella, Ilaria,

Chiara, Stefania e altre.

GIULIO: detto GIULY dagli amici, quasi fidanzato di Cristina, anche lui milanese. Ragazzo molto bello, biondo e con gli occhi chiari anche lui, che piaceva molto a tutte le ragazze, anche le meridionali. I suoi amici di compagnia: Roberto, Paolo, Marco e poi altri, Massimo, Fabrizio.

CUMPA’ soprannome di GAETANO detto TANO o TANAZZO per i suoi modi bruschi e aggressivi di attacca briga, soprannominato dagli amici "CUMPA’ (amico)".

La sua compagnia soprannominata era dagli altri “randagi” , era formata da Lillino, Gero, Domenico, Minicu, Salvatore, Totò, Onofrio detto Nofriu, Raimondo, Vito e altri.

Oltre che ‘Antunuzza sorella di Lillino e Agata Maria sorella di Nofrio che frequentavano saltuariamente il gruppo detto dei terroni.

ANNI 70

Note dell’autore.

Questa vicenda, è realmente accaduta molti anni fa. Narra di una vacanza nella riviera ligure, di una ragazza molto bella, della sua compagnia di amici della stessa città e di nemici frequentatori dello stesso locale di lei e del suo gruppo e in antagonismo con loro. E una rappresentazione del conflitto sociale che si viveva e si sentiva allora tra meridionali (gli emigranti di quel tempo) e i settentrionali (i locali e vacanzieri del nord), tra polentoni e terroni, tra quelli del nord, soprattutto milanesi e quelli del sud.

La storia è ambientata nel periodo che è accaduta, nella seconda metà degli anni 70. Con gli abiti gli oggetti e gli accessori che avevano i giovani in quegli anni.

" Per un litigio di stupida gelosia, due ragazzi milanesi in vacanza, innamorati da qualche anno, si tengono il muso senza voler cedere né l’uno né l’altro, ma anzi lei facendogli dispetti, scherzando con altri ragazzi e lasciandosi corteggiare da loro davanti a lui per farlo ingelosire.

Dopo qualche settimana, durante una festa serale con falò alla spiaggia, amandosi ancora decideranno di riappacificarsi e ritornare insieme, ma gli eventi precipiteranno e cambieranno per sempre la loro vita. Cristina si disincanterà da quella sua vita frivola e senza volerlo e forse capirlo, in quel periodo una sera diventerà “donna”, ma non con il ragazzo che amava e desiderava, il suo Giulio, bensì con un altro, con il balordo meridionale soprannominato Cumpà, che in seguito la vesserà e maltratterà.

Alcune frasi per far comprendere meglio il contesto reale delle scene e di come tutto avveniva realmente, sono in dialetto milanese e siciliano, ma comprensibile a tutti perché non conoscendo io come si scrive e si pronuncia l’ho italianizzato. Comunque c'è la traduzione in italiano affianco, quindi è comprensibilissimo. Non me ne vogliano puristi dei dialetti italiani se i termini di pronuncia non saranno precisi.

E ancora, alcune parole o frasi saranno volutamente scritte errate, per meglio far capire l'ignoranza di certi personaggi e il contesto di come si viveva in quegli anni fantastici, negli incredibili anni 70.

ps.

Vi è mai capitato di provare forte nostalgia per una ragazza/o, un fatto o per un momento che avete vissuto tanti anni or sono? Ebbene questa emozione fa parte di questa storia.

Lillino.

Ogni commento e suggerimento è gradito.

Grazie.

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