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STORIE E RACCONTI EROTICI

VIETATI AI  MINORI DI 18 ANNI

All Right Reserved 2022

L'AMICIZIA VELENOSA

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VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

CAP. 6 GLI STIMOLANTI

     

 

NOTE:

 

“Gli stimolanti e l’alcol sono le uniche due cose che ti fanno volare mantenendo i piedi per terra. Sono il propellente che fa andare il cervello e lo spirito in orbita, sopprimono le inibizioni e aumentano le sublimazioni, il desiderio sessuale e la voglia di chiavare. “

Lucio a Adriano.

 

 

Un pomeriggio a uno dei soliti nostri incontri, dopo avermi fatto guidare ancora il suo scooter T max, mi venne in mente quello che aveva detto settimane prima e a quel proposito entrando assieme in un bar a bere due birre, curioso gli domandai sottovoce:

“Lucio, tempo fa mi dicevi che tu oltre a farti le seghe spiando le ragazze e andare a puttane, chiavi anche con qualcuna… che le impasticchi. Cosa intendevi dire di preciso?”

Sorrise:” Niente di particolare, quando le porto a ballare o le aggancio già nel disco, chiacchiero con loro e se ho voglia di fare sesso anche se sono brutte le faccio credere che mi piacciono, offro loro da bere e se ci riesco e le induco…” Rispose solamente.

“Come le induci… che significa?” Domandai ancora.

“Ma si dai che hai capito, chissà quante volte lo avrai sentito dire che in discoteca o a qualche festa particolare si ci sballa… le fai bere un drink in più di quelli corretti come diciamo noi, e la ecciti, la mandi su di giri e disinibisci, e poi te le la porti da qualche parte e la chiavi… con lei che ci sta naturalmente.”

“Ma lei è partecipe? Domandai.

“Certo che lo è, anche se un po' confusa e frastornata, tra la musica, l’ebrezza e l’esultanza che ha addosso. E’ solo su di giri, disinibita.”

“Ma è ubriaca?” Domandai.

“Si è tutti un po' ubriachi, allegri e su di giri quando si sballa, perché si beve e ci si impasticca…

“Ma come fai a spingerla a bere? “Domandai sempre più curioso.

“Be chiaro che lei deve essere predisposta, ci deve stare o è allegra o delusa da qualcosa, oppure interessata a qualcos’altro e allora è facile… praticamente la corteggi.”

“Eh ma così non è bello, senza amore, a me non piacerebbe.”

Alzò le spalle dicendo:” E chi se ne frega se non c’è amore, c’è passione, desiderio, voglia di chiavare anche da parte sua! Intanto piace anche a loro chiavare… godono!” E avvicinandosi e sedendoci a un tavolino in disparte continuò, tenendomi anche qui una specie di lezione sulle reazioni sessuali delle donne iniziando a dire:

“Devi sapere che la donna ha i suoi tempi e anche se dicono no certe volte è un sì! “

“Non capisco…” Mormorai.

“Dicono subito di no, fanno le preziose, perché a loro piace essere desiderate, si eccitano ad essere corteggiate, vogliono sentirsi uniche, distrarsi, bere, ballare, divertirsi e se sei furbo che ci riesci, te le porti anche a chiavare.” Ero attento e lo seguivo.

“L’importante è che siano maggiorenni che abbiano voglia di divertirsi o di dimenticare qualcosa.”

“Dimenticare qualcosa?” Ripetei.

“Si... sai ce ne tante che litigano con il ragazzo e vanno a ballare da sole per ripicca oppure perché lui la mollata. Tu l’avvicini, l’agganci e inizi a lavoratela, la fai bere un po', le offri una disco biscuits…”

“E che cos’è lo interruppi?” 

“Oh ma non sai proprio un cazzo tu!” Esclamò:” Un disco biscuit è un modo di dire, è una compressa di ecstasy, che nel linguaggio del disco si chiama così, oppure puoi chiamarla anche vitamina E, vitamina X, Adam, Mandy, Molly o Maddalena, e ha altri mille denominazioni, ogni zona le danno un nome diverso. Ma quando le dici che gliela offri capiscono subito cosa gli vuoi dire e dove vuoi arrivare con lei, stai tranquillo …” e se l’accettano è fatta! “Esclamò e rise. 

Ero sconcertato:” Ma è una droga!” Dichiarai indignato.

“Ma che droga e droga… è solo uno stimolante che ti aiuta a sballarti, ha effetti molto simili a quelli degli alcolici, ti disinibisce, ti dà piacere diffuso in tutto il corpo, euforia ed eloquio fluente, cioè parlare e ridere. Gli stimolanti e l’alcol sono le uniche due cose che ti fanno volare mantenendo i piedi per terra. Sono il propellente che fa andare il cervello e lo spirito in orbita, sopprimono le inibizioni e aumentano le sublimazioni e il desiderio sessuale.” Dichiarò continuando a descrivermi come bisognava fare con le ragazze per chiavarsele e io curioso ascoltavo con irrequietezza, insofferenza ma con attenzione. 

“Si va solo un po’ su di giri, si ci stordisce un pò, subito si diventa iperattivi e disinibiti. Pensa che il giorno dopo si sente soltanto un pò gli effetti dell’ubriacatura e non si ci ricorda bene di quello che è avvenuto o si è fatto. “

“Ha effetti sulla mente oltre che sul corpo.” Domandai.

 “Si, apre la mente, ti rende allegro, sblocca i sensi e tu fai il resto, la corteggi, ci balli, cerchi di baciarla, toccarla e se lei ci sta che le piace e lascia fare… tu vai avanti fino a portartela fuori e chiavartela o in machina o in qualche posto appartato. “E sorrise.

“Tu l’hai già fatto?  L’hai già assunta con qualche ragazza?”

“Ehhh… parecchie volte, assieme a loro o quando ne avevo solo una la facevo prendere a lei e poi chiavavamo…”  Disse ancora con un sorriso di superiorità.

“Ma con questa compressa di Maddalena… o come diavolo si chiama, lei però non è proprio in pieno delle sue facoltà mentali?” Affermai.

“E’ come nel sogno…” Ribatté lui dicendo:” … c’è l’attività psichica del cervello che ti disinibisce e fa divertire, ti sballa, ti porta a uno stato di euforia e benessere e alla rimozione dell’ansia, ti modifica le emozioni e le percezioni. Ti da allegria e migliora la capacità di relazionarti e comunicare con gli altri, anche persone sconosciute di cui hai soggezione. Genera empatia anche se due non si piacciono, fa sparire la timidezza e da un senso di felicità diffusa. Ma c’è anche la parte fisica…” Affermò sorridendo:” … di stimolo e di eccitamento, di accrescimento del desiderio e del piacere sessuale, con la voglia di praticare sesso, soprattutto nella donna. L’importante è che non la prendi spesso, ma ogni tanto, se no ti dà dipendenza come con l’alcol e sei fregato, ti porta a volerne sempre di più, come uno che beve e poi stai male.... “ 

“È un po' come l’ubriacatura… una sbornia?” Domandai.

“Si e no…” Rispose:” …lei è volontaria e partecipe… si sa quello che si fa. “

 “Fece una pausa soddisfatto che ascoltassi come un suo allievo e proseguì:

“Comunque gli effetti principali sono di eccitamento e disinibizione, un senso di benessere generale e senso di felicità diffusa. 

“Si ma lei?”

“Lei cosa?” Domandò.

“Lei capisce cosa sta facendo?” Mi informai curioso.

“Certo, lei in questo caso è sempre cosciente di quello che si fa, se beve un bicchiere in più e vuole impasticcarsi è perché lo vuole lei e sa a che cosa porta se lo fa. Tu la sproni soltanto, ma lei dentro di se ha già il desiderio di farlo perché le dà piacere e gioia. Le discoteche e le feste private e pubbliche sono piene di ragazzi e ragazze che bevono e si impasticcano con la Maddalena…” E rise.

Lo guardai chiedendo ancora:

“Avevi detto che a volte glielo somministri a loro insaputa?”

A quelle parole mi guardò e cerco di minimizzare:” Ah sì! Qualche volta, quando trovo qualche stronzetta che non mi caga o qualcuna che mi piace moltissimo e che non verrebbe mai con un tipo come me…” Ribatté con superficialità come se fosse qualcosa di normale per lui farlo.

“Ma non se ne accorgono loro quando gli metti la pastiglietta nel bicchiere e bevono?...  E non lo capiscono poi che fanno qualcosa di diverso dal loro modo di essere, dalla loro moralità, educazione, magari accoppiandosi con una persona che non gli piace?” 

“No… per accorgersene non se ne accorgono perché la frantumi e la fai diventare in polvere e gliela metti mentre è distratta e quando la bevono assieme a un drink, una bibita, caffè, liquore, birra e anche succo di frutta, non se ne accorgono, perché non da sapore, gli effetti li sentono dopo, all’inizio con un gran caldo… E senza che se ne rendano conto si trovano ad essere euforiche, allegre, disinibite, con la voglia di divertirsi e far sesso e nient’altro. E li tu devi solo stimolarla, parlarle, abbracciarla e baciarla.” Affermò sorridendo:” Poi una volta presa si è tutti uguali in discoteca, non esistono differenze sociali…” Dichiarò ridendo, continuando a parlare:”:” Come ti ho già detto l’ho presa anch’io qualche volta per sballarmi. 

Restai assorto e sconcertato da quello che diceva: “E poi?” Chiesi ancora contrariato e infastidito da quello che diceva.

“E poi cosa? “Replicò lui non capendo la mia domanda.

“Poi cosa avviene, a fare sesso senza amore…in quel modo?”

“Oh… ma ce l’hai con sto fare sesso senza amore!” Esclamò: “Te l’ho già detto, non avviene niente, ti fai solo una bella chiavata anche senza amore. La “Maddalena” fa perdere le inibizioni, eccita e loro sono predisposte e accettano di avere un rapporto sessuale con te o chiunque si presenta o ci sia, indifferentemente dal partner, lo stesso capita a te se la prendi, ti viene voglia di chiavare e sotto l’effetto potresti farlo anche con una brutta e grassa che non ti piace.” Asserì.

Mi appariva inconcepibile e disgustoso quello che diceva, per me era inimmaginabile che una ragazza dopo aver bevuto come se fosse una pozione o un filtro d’amore, si concedesse sessualmente a qualcuno che magari non conosceva e non gli piaceva neppure. “Ma ero curioso e domandai ancora:

“Tu l’hai già fatto con quel metodo lì?”

“Si certo… te l’ho già detto…. “Rispose sicuro di sé:” … se voglio l’ho faccio ancora se c’è l’occasione e la ragazza giusta.”

“E sei stato con qualche ragazza solo per fare sesso e basta, poi il giorno dopo tutto finito? “Continuai a chiedere.

“Si! ...” Risposte tranquillo e sicuro di sé:” … te l’ho anche detto che ne ho chiavata qualcuna così!” 

Era proprio un balordo approfittatore di tutto, soprattutto di chi più giovane e ingenuo e particolarmente delle ragazze, ma io allora non capivo appieno la gravità di quello che mi diceva, che faceva, lo condannavo solo da un punto di vista morale.

“Ti interessa...?” Mi chiese subdolo e provocatorio con un sorriso ingannevole, all’improvviso:” … Potremmo provare con Giulia, la mia troietta se sei d’accordo… Ti sei mai masturbato pensando che la chiavo dopo averla impasticcata?” Aggiunse ridendo sarcasticamente.

“No dai non scherzare su queste cose Lucio …” Replicai infastidito prendendo quella provocazione solo come una battuta scherzosa.

“Ma io non scherzo Adriano!” Ribatté serio:” È un po'un gioco…” 

“No…dai…” Ripetei ancora convinto che scherzasse. 

Lo scrutai mentre sorrideva e si accendeva la sigaretta, gli piaceva parlare di donne, fare il grande e l’esperto con me che non sapevo nulla e che mai avrei fatto con una ragazza quelle cose che diceva lui. Praticamente si divertiva a scandalizzarmi, ma interiormente mi eccitava e incuriosiva quello che diceva e proseguivo a fare domande: 

“In quel modo la disinibisci, la liberi della sua moralità in un certo senso è un po' come se si trasformasse?” Domandai. 

“Si!... A lei verrà solo voglia di vivere, divertirsi e liberare il corpo dai tabù. Il respiro le diventerà veloce e come dicevo prima diverrà euforica, come ipnotizzata e poi incomincerà a sorridere e a ridere, allegra e accaldata. E se tu la stimolerai, la toccherai e l’accarezzerai in quel momento le farai scomparire i freni inibitori e sarà fatta, si lascerà andare. E tu quando la vedrai così allegra, anche se vestita proseguirai a toccarla di più, ad accarezzarla sul culo o sulla figa e stai tranquillo che lei non ti fermerà, non dirà nulla, non reagirà, anzi sarà lei che si struscerà a te e vorrà che la tasti. Si scalderà sessualmente e le verrà desiderio di chiavare, ti cercherà e vorrà che la possiedi.” 

“Mi sembra impossibile che le ragazze facciano una cosa del genere e si comportino così.” Mormorai…  Ma lui precisò:

“Si, il bere e l’euforia producono questa alterazione, ti fanno pensare ad altro, dimenticare, rendono la memoria meno lucida e se tu sei furbo ti permettono di giovartene fisicamente senza che ti rifiutino…” Aggiungendo sorridendo:” … E che tu sia bello o brutto, magro o grasso, giovane o vecchio a loro non importa.  Avranno voglia di divertirsi, disinibirsi, provare piacere e diventano euforiche con l’eloquio fluente e la voglia di parlare. In quelle condizioni le potrai chiedere tutto quello che vuoi che ti diranno la verità, anche se lo hanno già preso in culo dai loro ragazzi, se glielo chiedi te lo diranno...” Aggiunse sorridente mentre io lo guardavo sconcertato immaginandomelo ad approfittare e possedere ragazze dentro e fuori le discoteche. 

“Ma lei?!... Possibile che non reagisca e si lasci fare tutto?” Chiesi nuovamente incredulo.

“La sua è una resistenza passiva, ma poi il piacere è più forte e intenso e si lascerà andare, si sentirà come inebriata…e se l’abbraccerai, coccolerai, accarezzerai e la bacerai sul collo, in viso, in bocca con la lingua, lei ricambierà e godrà… e poi tu vai avanti e fai il resto.”

Ero incredulo. Restai in silenzio mentre lui continuava a fumare. Quel discorso perverso mi disgustava, ma assurdamente mi turbava e piaceva, e involontariamente mi stimolava l’erezione, proprio perché era fattivo, anche se ritenevo impossibile che accadesse, mi eccitava. 

“E poi?” Domandai.

“Poi cosa?” Replicò non capendo e non sapendo collocare quel mio poi.

“Quando finisci di possederla… che fai?” Precisai.

“Finito di chiavare?” Ribatté Lucio.

“Si!” Replicai.

Mi guardò forse non comprendendo bene il senso della domanda ma seguitò:

““Allora te lo ripeto ancora. Poi finito tutto, all’euforia ed eccitazione subentra uno stato soporoso fatto di stanchezza, sonnolenza, voglia di dormire e in quel frangente l’accompagnerai a casa. Avrà la testa pesante, ricordi vaghi e tu devi cercare di non farla addormentare subito ma tenerla sveglia perché se si addormenta poi fino al mattino successivo non si risveglia più. Quindi io…” Continuò Lucio” …quando finisco di chiavare mentre sono ancora allegre le faccio rivestire, rimettere le mutandine o l’aiuto io a farlo, a riordinarsi e l’accompagno a casa… in genere davanti al portone o la palazzina in cui abita.”

“E quando ritorna in sé, che si sveglia al mattino dopo, come si sente quando riprende conoscenza? Si ricorda tutto quello avvenuto?” Domandai:” Che fa? Magari è fidanzata con un altro come dicevi tu…” 

“Ti interessa eh brutto porcello… mi fai ripetere le cose sempre due volte.” Pronunciò ridendo e seguitando:

“Allora, memorizza bene perché non te lo dirò più. Si risveglieranno con un effetto simile a quello dato dall’ubriacatura, un po' come un dopo sbronza, con stanchezza, indolenzimento muscolare, mal di testa, secchezza della bocca. Non ricorderanno tutto quello avvenuto, avranno la sensazione di aver vissuto qualcosa ma di non ricordare bene cosa, anche riguardo a rapporti o approcci sessuali e se ricordano e saranno fidanzate come dici tu ne saranno pentite e avranno il rimorso di quello fatto. Possono rammentare e immaginare di aver chiavato, anche di aver goduto, ma saranno consapevoli di averlo fatto di loro scelta… “

Invece di vergognarsi fece una pausa fiero di quello che mi diceva e diede un’aspirata di fumo alla sigaretta, facendolo uscire lentamente dalle labbra e riprese:

“Poi successivamente nei giorni o settimane seguenti potranno avere qualche flash mentale che però non sapranno se credere vero o no, e non riusciranno a collocare bene questi ricordi nella mente, e poi con il tempo passerà tutto. Dimenticheranno. 

Ricorderanno poco o niente…” continuò:” … e se nel tempo rammenterà qualcosa, saprà di essere stata senz’altro consenziente, si spaventerà e avrà il timore che si venga a sapere e che qualcuno lo dica in giro ...” 

Sorrise ancora del mio interesse mentre spegneva la sigaretta nel posacenere e proseguì dicendo:

” Ti eccita vero sapere queste cose, conoscere come si chiavano le ragazze come reagiscono? … Scommetto che qualcuna la chiaveresti anche tu in questo modo… se vuoi provare ti porto io in discoteca, oppure se preferisci possiamo provare con Giulia in modo soft…leggero senza chiavare.” Proferì ancora ridendo e introducendo ancora mia sorella in quel discorso.

“No dai, lascia perdere mia sorella, rispondimi seriamente Lucio…” Mormorai ritornando a quello che mi interessava, non replicando alla sua richiesta, visto che oramai lo ritenevo un fatto normale che facesse quelle considerazioni irriverenti su Giulia. E rispose:

“Ma che altro vuoi sapere?” Ribatté scocciato:” Te l’ho già detto, e poi se vai su internet leggi tutto, c’è scritto tutto…” E ritornò a dire:” … lei si disinibisce, si sente inebriata, brezza, stordita piacevolmente, ha questa sensazione. Pensa che una volta a una ragazza conosciuta in discoteca, dopo il primo bicchiere è andata in euforia e mentre ballavamo ho iniziato a limonarla e accarezzarla sui fianchi e sedere, poi l’ho presa per mano e preso le sue cose sulle poltroncine, l’ho portata fuori dalla discoteca nella mia auto, nel parcheggio e l’ho chiavata li sul sedile. E dopo averlo fatto l’ho riportata a casa sua e siccome era tardi, c’era la madre giù che l’aspettava e vedendola arrivare in quello stato l’ha sgridata perché pensava che si fosse ubriacata, e mi ha ringraziato per avergliela accompagnata a casa… ed era divertente, era come se mi ringraziasse di averle chiavato la figlia a sentire ripetere quei grazie.... E pensa, il giorno dopo ci siamo riviste e anche lei credeva di essersi trovata in quello stato perché aveva bevuto e le era venuta voglia di chiavare …” E rideva da solo mentre lo raccontava, fiero di quello che aveva fatto, non rendendosi conto che con quei discorsi turbava la mia mentalità e la già fragile e morbosa attività sessuale che avevo, e sinceramente non sapevo se mentiva e inventava o era vero quello che diceva o lo narrava solo per farsi vedere esperto e superiore da me, vantarsi e scandalizzarmi. 

Restai attonito, perplesso e contrariato di quelle informazioni e se ne accorse, ma mi stupì ancora di più dicendomi: 

“Sai, è un metodo che lo usano anche illegalmente nel mercato della pornografia e per indurre alla prostituzione le ragazze… mia sorella purtroppo ha iniziato così!” Affermò.

“Come?” Domandai scandalizzato e incredulo, come se non bastasse già quello che mi aveva appena detto sulla disinibizione involontaria delle ragazze.

“Si a volte qualcuno quando sono su di giri e vanno in calore che chiavano, le riprendono con lo smartphone minacciando di far girare il video porno tra i conoscenti. Assieme alla minaccia le offrono dei sodi per girarne altri, non più con lo smartphone ma davanti alle cineprese, alcune accettano e iniziano la carriera di attricette hard…” E rise aggiungendo:” E un metodo che usano anche per indurre alla prostituzione, altre volte invece la ragazza viene fatta innamorare e indotta a prostituirsi a una o più persone di seguito, che la chiavano in auto fuori dalla discoteca pagando”

Ero scandalizzato… schifato da quello che diceva, ma se devo essere sincero anche turbato, ma pensavo che si inventava tutto.  

“Puoi provare ad andare su di giri anche tu se vuoi… ti disinibisci e avrai una maggiore percettibilità tattile, e aumento della capacità erettile, con aumento della sensibilità e piacere al momento dell’orgasmo.” Aggiunse ancora per invogliarmi a provare.

“No…no…  grazie! Non ci tengo proprio a provare queste cose.” Risposi. Pur non sapendo se erano vere, ero strabiliato da quelle notizie e informazioni che ascoltavo per la prima volta e mentre lui divertito si riaccendeva un’altra sigaretta domandai serio:

“E chi è che le fa prostituire?” 

 Sorrise cacciando fuori il fumo dalla bocca:” Conoscenti…” Mormorò:” … e loro accettano, mia sorella ha iniziato così, si era innamorata di Nando, che in discoteca a sua insaputa l’ha impasticcata e poi fuori l’ha chiavata e poi pian piano le ha fatto fare la vita come a mia madre. Se vuoi qualche volta ti porto anche a te in discoteca se hai in testa qualche ragazza che ti piace particolarmente.” Mi provocò sarcastico.

“No.…no… assolutamente.” Risposi sdegnato:” …Io non faccio queste cose… sono immorali e illegali. A me piace fare sesso con amore, consenziente.” 

“Ma sono consenzienti…” Rispose:” ... solo un pò sballate.”

“Non è giusto e corretto così…” Ribattei.

Lui scosse le spalle:

“Ah già è vero … tu non hai mai chiavato e non sai come si fa…” Affermò ridendo:” … Ma se vuoi ti insegno io, ti faccio chiavare qualcuna, qualche bella ragazza e ti faccio svezzare da loro, così imparerai come si fa a farle godere chiavando e non solo a farti seghe pensando tua sorella con me…” E rise ancora facendomi sentire umiliato della mia inesperienza.

“Certo che un ragazzo come te a 19 anni, bello, che piace alle ragazze, che non ha ancora chiavato, rischia di diventare gay o impotente…” Pronunciò.

“Non è vero gridai…” Agitato e timoroso:” …io non divento gay…”

“Eh calmati, io scherzavo! …” Affermò con un sorriso stupido:” ...Ma ti conviene iniziare e imparare a chiavare presto comunque, io se vuoi sono qui per aiutarti!”

Restai in silenzio, quasi tentato di domandargli aiuto davvero, ma poi chiesi: “Tu l’adoperi spesso questo metodo?”

“No…non sempre, l’ho fatto qualche volta se c’è qualcuna che mi piace in modo particolare come potrebbe essere tua sorella…” Dichiarò sorridendo:” …. quando ho i soldi che mi va bene qualche lavoretto vado in discoteca a ballare e abbordare qualcuna disponibile come ti ho detto prima, consenziente e ci impasticchiamo tutte e due insieme. Se non pago qualche puttana e…”  Si interruppe aggiungendo subito: … una sera a Ostia ho caricato una ragazza che avevo conosciuta in un bar e poi l’ho portata alla spiaggia a chiavare…” E rise.

“Le fuorvii!” Affermai indignato e schifato:” Non è morale quello che fai Lucio…”  Ma lui per niente scandalizzato scrollò ancora le spalle:

” Almeno chiavo qualche bella figa che se la tira e che probabilmente fuori da quel contesto e di quella serata particolare non me la darebbe mai la figa… non si metterebbe mai con un tipo come me.” Rispose con una espressione di rivalsa.

Restai senza parole a quelle spiegazioni, ma seppur infastidito e in parte eccitato ribadii il mio pensiero:

“Sei dissennato Lucio!” Mormorai scuotendo la testa e precisando:” Come fai a fare sesso senza amore, solo per il piacere della carne?”

Mi guardò con sopportazione tirando un'altra boccata alla sigaretta ed esclamando mentre gettava fuori il fumo:

“Eh…dissennato …  amore… in quei momenti l’amore non esiste, piace anche a loro prenderlo nella figa, chiavare, godono e si lasciano fare tutto…sai quante ragazze bevono?   Lo fanno anche di loro iniziativa per scaldarsi, disinibirsi e chiavare senza remore e non dicono niente…. Solo per godere di più.”

Ero strabiliato e sorpreso da quella verità fredda e perversa. Era un mondo che non conoscevo, non mi apparteneva e non volevo, ma, mi sorprendeva, e come dicevo non sapevo se era vero quello che dichiarava, e pensavo che la maggior parte delle cose che raccontava erano bufale che diceva per vantarsi con me. 

 

Poi all’improvviso mentre io impressionato riflettevo, con un discorso calcolato facendolo apparire casuale mi domandò:

“Giulia beve gli alcolici?”

Mi voltai e lo guardai rispondendo deciso e intimorito:” Togliti certe idee dalla testa con mia sorella!” Dissi serio.

“Ehh… che reazione…! “Esclamò:” … Io ti chiedevo solo se beve, non certo per ubriacarla e chiavarla, ma visto che con la tua sortita hai introdotto l’argomento ti dirò che se anche riuscissi a uscire assieme a Giulia una sera e succedesse che tua sorella bevesse un po', io a lei, non è detto che la chiaverei, potrei anche limitarmi solo a leccarle la figa e darle tanti bacini sopra… e masturbarmi osservandola, come volevo fare quando eravamo sotto le gradinate, senza avere rapporto sessuale …”  Replico con un sorriso perfido aggiungendo:” E questo lo farei per te che ti reputo un amico. Mi accontenterei di leccarle la figa … giuro…!” E rise ancora seguitando:” Deve avercela bella rigogliosa e profumata.” 

Scossi il capo, mi resi conto che ero stato impulsivo con la mia reazione, ma lo ero stato perché mi sentivo turbato, e per attenuare quella mia reazione brusca e riallacciare il discorso mormorai: 

“Si… a tavola un po' di vino lo beve, come tutti noi in famiglia, …”

“E allora lo beve anche fuori…” Affermò subito lui:” … magari mischiato a qualche bibita…lei va in discoteca?” Mi domandò ancora.

“Ma non è una ubriacona, come alcune ragazze quando va in discoteca con Marco o le amiche, li allora bevono qualcosa di forte di alcolico, ma perché è l’occasione, la situazione, il luogo e forse per fare anche qualcosa di trasgressivo… perché il bere per loro e trasgressivo. “Affermai. E senza rendermene conto il discorso era finito ancora su Giulia. Lo guardai e domandai serio:

“Ma perché che intenzioni hai con lei, dimmi la verità Lucio?”

“No  niente… nessuna, dicevo così!”

“Così come?”

“Così… se tu fossi d’accordo con me e non avresti nulla incontrario potrei leccarle la figa nel modo che ti ho detto… senza chiavarla te lo giuro. Non la chiaverei, ma le leccherei per bene solo la figa perché tu sei un mio amico e io non chiavo le sorelle dei miei amici, e comunque lei ne avrebbe bisogno di una bella leccata di figa, con quel frocetto di Marco mi sembra proprio una figa di legno.”

“Come una figa di legno? Che significa…” Domandai.

“Significa una che non la dà nemmeno al suo fidanzato Marco, non si concede e gode poco… sembra una suora…” E rise.

Sorrisi anch’io della sua battuta e replicai…: “Tu che ne sai scusa?”

“E’ la mia impressione…” Affermò:” …  e di solito non sbaglio, avrebbe bisogno almeno di un bel po' di cunnilingus fatto bene, una bella leccata di figa e non credo che quel Marco gliela lecchi o sappia come leccarla e conosca la figa bene come me …”  E rise.

Sorrisi anch’io a quella spiritosaggine e lui continuò:” Rischia di diventare una figa fredda o peggio, una lecca fighe come ce ne parecchie in giro.”

“Una figa fredda?” Ripeti.

“Si, se a questa età non si sveglia e inizia un po' a godere come si deve, corre davvero il rischio di diventare una figa fredda, cioè frigida, una ragazza che non gode o gode poco quando chiava e questo spesso porta a leccarsela tra di loro, a farsela leccare da qualche amica e diventa lesbica.”

“Mia sorella non è lesbica e non lo diventerà mai ...” Ribadii subito io:” Lei è una ragazza normale, normalissima.”

“Le piace chiavare allora…” Affermò lui ridendo.

Non gli diedi seguito e gli domandai:

“Scusa, ma solo per curiosità, con Giulia come faresti solo a leccargli la figa senza chiavala e senza che lei se ne accorga, dovrebbe perdere conoscenza?”

“No… non è detto, se bevesse un po' anche in modo leggero solo da stordirsi un poco, quando la vedrei allegra e disinibita, allora capirei che è eccitata, pronta e disponibile, la porterei fuori nella mia auto che posteggerei in un luogo appartato del piazzale fuori alla discoteca. Aprirei la portiera, tirerei su la gonna o giù i jeans e le mutandine fino alle ginocchia e la farei sedere a gambe larghe verso l’esterno, io mi inginocchierei a terra tra le sue cosce e gliela bacerei e leccherei tutta e bene, da farla godere davvero tanto…tanto. Gliela laverei bene con la lingua…” Disse ridendo.” E intanto mi farei una sega fino a venire sotto la scocca della pedana dell’auto, così mi soddisferei anch’io… Poi al termine la farei alzare, tirare su le mutandine, mettersi a posto e la riporterei in discoteca, seduta vicino a te e me… riprendendo a divertirci con lei un po’ intontita. Ecco… quello che farei a Giulia… una bella leccata di figa… mi accontenterei, senza chiavartela…” Mi disse e sorrise nuovamente.  

Assurdamente mi ero eccitato da quella descrizione che aveva fatto su Giulia… e domandai:” E credi che lei non se ne accorgerebbe essendo sveglia quando gliela leccheresti?”

 Si e no… non se ne accorgerebbe molto al momento perché anche se sveglia sarebbe euforica ed eccitata e non distinguerebbe nessuno anche se lo guardasse in faccia e dopo avrebbe solo dei flash mentali, di me che le leccavo la figa e di lei che le piaceva farsela leccare. Ma non si renderebbe conto che fosse accaduto davvero, penserebbe che fossero solo proiezioni della sua mente di desideri inconsci su di me… non ricorderebbe nulla credimi… ma anche se ricordasse se mi riconoscesse e sapesse che sono stato io, ne sarebbe pienamente soddisfatta, altro che quel finocchietto di Marco.” Dichiarò.

Ero meravigliato, quella descrizione su Giulia di leccarle la figa mi aveva turbato non poco.

“Se vuoi possiamo provare a farlo…” Pronunciò serio con uno sguardo da predatore:” Intanto andiamo verso l’estate e tutto sarà più facile.”

Alche Risposi:

” Lucio… a parte che non voglio che accada a mia sorella quello che hai detto e vorresti farle, ma poi te l’ho già detto, tu non sei il tipo di ragazzo per lei… sei diverso dal suo ambiente, dalla sua cultura, non verrebbe mai con un tipo come te non solo a ballare, ma nemmeno a passeggiare, a chiacchierare…” 

“Be certo se non mi conoscesse sì, ma se mi presenterei a lei e la corteggiassi cambierebbe tutto…” Ribatté pronto.

Scossi il capo:” Non si lascerebbe mai corteggiare da uno come te Lucio! Non sei il suo tipo, mettitelo in testa, te l’ho già detto.” Riaffermai. E lui per risposta mi domandò:“Ha WhatsApp, messanger, telegram,  tik tok  Ask sullo smartphone?”

Restai sorpreso da quella domanda: “WhatsApp sì e anche Tik tok …” Risposi, ci   mandiamo messaggi, ha anche Facebook … gli altri non so, li conosco ma non so se ha le app sullo smartphone…non vado a spiare sul suo telefonino.” A quella mia risposta replicò:

“Mi dai il suo numero di smartphone che la messaggio e la corteggio un po’ per gioco… dammi anche il cognome così’ trovo la sua pagina di Facebook e leggo un po' i suoi gusti, le sue idee e modo di pensare.” Domandò serio.

“Ma che sei pazzo… scherzi! “Reagii:” Darti il numero di cellulare di mia sorella, così poi la chiami e la importuni!”

“No…no… non la chiamo e non la importuno, la messaggio soltanto, la corteggio così, con msm, l’ho già fatto con altre ragazze e funziona credimi. Creo in lei solo curiosità e interesse su di me e poi intanto ti tengo informato, ti dico tutto quello che messaggiamo, anzi te li faccio leggere i messaggi, ti invio una copia di quello che gli scrivo io e di quello che lei mi risponde. Ti faccio partecipe direttamente con me, così puoi controllare tutto al momento e sarebbe come se condividessi il mio telefonino con lei e con te.”

“No!” Risposi deciso.” Togliti queste idee dalla testa Lucio, mia sorella ha già il ragazzo e si dovranno sposare finita l’università. “Ribadii serio.

“Si ma io non voglio mica portargliela via al frocetto. Vorrei solo vedere fino a che punto arrivo a corteggiarla e se lei mi considera, niente di più. È un gioco a tre, tu sapresti tutto e saresti tu a dirigerlo…

“No Lucio no!” Ribadii.

“Va bè pensaci Adriano, è solo un gioco, ma se tu non vuoi, non facciamo niente…!” Assicurò.

Sembrava rassegnato e sincero e invece aveva buttato l’amo sicuro che io stupido prima o poi avrei abboccato. 

Parlammo ancora e di altro e poco dopo ci salutammo e andammo via, io con quel suo discorso e la sua proposta di provare a corteggiare mia sorella che mi era entrata in testa.

“A casa a sera mi arrivò un suo messaggio:” Allora c’hai pensato? Cosa hai deciso? Me la fai corteggiare Giulia.”

“No!” Risposi deciso e inviai.

Poi però ci ripensavo e mi dicevo:” Vuole il suo numero di smartphone per messaggiarla. Dice che non vuole chiavarla perché è mia sorella, ma solo leccarle la figa e probabilmente praticare atti di libidine su di lei ubriaca. È pazzo se crede che accetti queste cose, specie su mia sorella.” Mi ripetevo convinto di quello che pensavo, invece Lucio in quei mesi aveva imparato a conoscere bene le mie debolezze e quelle richieste le aveva fatte appositamente per incuriosirmi, turbarmi, eccitarmi e c’era riuscito. 

Anche nei giorni seguenti insisteva, o con messaggi o direttamente incontrandoci. Cercava di persuadermi, probabilmente pensando che prima o poi lo avrei assecondato. 

Alla lunga quei pensieri sulle ragazze e su mia sorella, invece di sdegnarmi mi turbavano e attraevano e iniziai a masturbarmi con il quadro mentale di quello che aveva raccontato avrebbe fatto a Giulia se l’avesse corteggiata e ubriacata. E nelle mie fantasie masturbatorie me lo immaginavo con lei seduta nella sua auto senza mutandine con le gambe fuori e larghe e lui inginocchio sul terreno tra di loro con la testa in mezzo alle cosce e la bocca sulla figa a baciargliela, leccargliela e succhiargliela…E mi facevo delle seghe splendide, meravigliose pensando scelleratamente in quei momenti che accadesse davvero, salvo dopo al termine, vergognarmi e disprezzarmi per tali fantasie. E pentirmi di averlo pensato.

 

 

 

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