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STORIE E RACCONTI EROTICI

VIETATI AI  MINORI DI 18 ANNI

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ANALISI DI UN CUCKOLD IN TERAPIA

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VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.

 

 

 

Promemoria sui nomi visto il periodo di sospensione.

Patrizia: nome reale di mia moglie.

Chiara: nome di fantasia usato da mia moglie per i partner negli incontri.

Mimmo: il mio nome reale.

Andrea: il mio nome di fantasia che davo ai partner negli incontri con mia moglie

 

NOTE:

 

Non esistono coppie perfette nella vita sessuale, c’è solo la complicità tra due persone a rendere tutto magico. 

Anonimo

 

CAP 15 EIACULATA IN VAGINA.

 

La dottoressa continuò nella sua analisi:

“Quindi lei Mimmo pur sapendo che non era etico e soprattutto consenziente da parte di sua moglie ha proseguito a realizzare le sue fantasie?”

“Si Glielo detto era più forte di me.”

“E quel desiderio di realizzare di farla eiaculare in vagina da quel Filippo, come avvenne?” 

“La realizzazione dell’altra mia fantasia avvenne come gli altri incontri a casa sua, come concordato la fece apparire un fatto accidentale. Dopo che ci fummo tutti e tre denudati completamente, loro si sdraiarono nel letto, e tra carezze e baci quando ebbe l’erezione, Filippo finse di aprire il cassetto del comodino, cercare qualcosa e pronunciare:

< Oh cazzo, ho finito i preservativi…>

< Ce li ho io, li ho comprati come mi avevi detto di fare tu…> Pronunciai io. E lui falso e complice rispose guardando ironicamente mia moglie:

< Meno male Chiara che c’è tuo marito che pensa a queste cose per fare chiavare la sua bella mogliettina bene e in sicurezza.> E sorrise.  

Filippo prese la scatola che le passai, estrasse il blister segnato, lo aprì non facendosi accorgere che era stato già aperto, lo tirò fuori e lo calzò come aveva detto sul glande, con il serbatoio chiuso tenuto tra il pollice e l’indice e lentamente srotolò l’anello fino ad arrivare alla radice del pene, poi si girò e si portò su di lei che a gambe divaricata attendeva di essere penetrata. Vidi Filippo che con una mano puntava il glande al centro della fessura vulvare semichiusa di mia moglie e con la forza delle reni spingere penetrandola, iniziando a muoversi.  Da lì in poi immaginai come avevamo presupposto, il preservativo nel penetrarla e nelle spinte si aprì sul davanti facendo uscire fuori il glande nudo dentro la vagina, lasciando solo l’asta del pene coperta di lattice, e in quel modo continuò a muoversi e a possederla”

“E lei come si sentiva in quel momento che l’aveva penetrata e sapeva che il preservativo davanti era lacerato e aperto?” Mi domandò la dottoressa.

“Mi sentivo eccitato e spaventato, pieno di apprensione, timore e adrenalina. Sapevo che di lì a poco lui gli avrebbe eiaculato in vagina e nonostante tutti i miei timori fisici e morali ero eccitato.”

“Cosa faceva lei Mimmo in quel momento che quel Filippo gli possedeva la moglie?” Chiese ancora.

“Osservavo il loro amplesso toccandomi e poi masturbandomi… A un certo punto vidi che lui iniziò a muoversi veloce, spingendolo tutta in vagina la sua asta di carne con il glande scoperto dal lattice, contro l’utero di mia moglie. E subito dopo aver dato brevi colpi ma intensi, baciando sul viso e in bocca Chiara che ricambiava abbracciandolo e stringendolo a se, si fermò e capii come le altre volte che stava eiaculando con l’abbraccio di mia moglie ignara che le stesse eiaculando liberamente in vagina. Soltanto che quella volta il suo seme non era trattenuto dal lattice, bensì uscì libero sputando lo sperma sul suo utero. Per un momento ebbi una vertigine, un giramento di testa e masturbandomi a quello che stava avvenendo iniziai a venire anch’io e mi immaginavo il glande di Filippo grosso e congesto battere in fondo alla vagina contro l’utero di mia moglie e nello stesso tempo riversargli con getti violenti contro di esso il suo sperma bianco, caldo e vischioso. Sudavo a vederla godere e stringersi a lui ignara che le stava eruttando liberamente il suo seme contro l’utero, e mi immaginavo la su portio uterina ricoperta abbondantemente dal seme latteo e filamentoso di Filippo.”

“Provava eccitazione dunque a osservare sua moglie inconsapevole che quel Filippo le stava eiaculando realmente in vagina?”

“Si molto…” Mormorai imbarazzato.

“E dopo continui. Cosa è successo, cosa avete fatto…” Pronunciò con voce infastidita e contrariata.

“E dopo che aveva eiaculato in mia moglie a gambe larghe, lo sfilò dalla vagina guardandoselo e a un certo punto sentii esclamare:< Oh cazzo…. Si è rotto il preservativo… Ti sono venuto dentro.> 

A sentire quelle parole mi finsi sorpreso e mi avvicinai, mia moglie si tirò su con il tronco a guardare la sua asta senza copertura del lattice sul glande e stupita osservandosi la sua vulva socchiusa, non dicendo nulla. E lui continuò:< Dev’essere stato difettoso questo preservativo, guarda si è aperto davanti...> Dichiarò mostrandocelo a tutti e due. Era impressionante vederlo, con il glande tutto scappellato, gonfio e congesto fuori dal preservativo e macchiato di sperma sopra e nel meato uretrale, e tutta intorno l’asta ricoperta di lattice trasparente e lucido… 

< E si deve essere stato difettoso.> Mormorai falsamente io.

< Dovi comprali large, della mia misura…> Pronunciò lui.

< Ma io al farmacista gli ho detto una scatola di preservativi, pensavo che erano tutti uguali…> Cercai di giustificarmi.

< No, non sono tutti uguali, ci sono anche i large che sono la mia misura, questi saranno normali, medi.> Poi rivolgendosi a mia moglie la tranquillizzò:< Stai tranquilla che non succederà niente.>

E allora intervenni anch’io:< Non c’è pericolo Chiara…> Aggiunsi chiamandola con il nome d’arte:< Incinta non resterai perché oramai sei in menopausa…>.

E ancora si intromise subito lui:< E dal punto di vista sanitario stai tranquilla, non ho malattie, sono sano.> Precisò.”

“Il gatto e la volpe! “Esclamò la dottoressa. Con una faccia indignata.

“Come?” Domandai non capendo.” 

“Eravate complici come il gatto e la volpe …” Ripeté. Aggiungendo: “E la sua consorte cosa ha fatto?”

“Niente, l’abbiamo rassicurata, le abbiamo detto di non preoccuparsi, anzi lui fu pronto e le disse subito accarezzandola:< Non servirà nemmeno più farlo con il preservativo Chiara, è solo un fastidio, intanto non siamo malati…da oggi lo faremo senza…> Lo disse con un tono indefinibile, un po' autoritario un po' affermativo.”

“E lei Mimmo?”

“Io non dissi nulla.”

“E sua moglie?”

“Nemmeno, un po' per la situazione e un po' per la sicurezza che mostrava, praticamente da lì dopo averne discusso a casa tra di noi, accettammo quello stato di fatto e iniziarono negli incontri successivi a praticarlo senza preservativo…”

“Eiaculandole sempre all’interno al termine lui?”

“Si dottoressa, prendemmo quel modo di farlo, anzi non solo e nei giorni e settimane seguenti Filippo insistette per avere rapporti orali con lei e gli eiaculò anche in bocca e sul viso. Contrariamente a quello che volevo io e a cui ci eravamo accordati si era allargato, facendo atti sessuali con mia moglie di sua iniziativa.” 

“Smise Mimmo… o anche in quel frangente dopo l’eiaculazione di quel Filippo lei le ha praticato lo stesso il cunnilingus post coito a sua moglie come faceva di solito dopo i rapporti sessuali?” Domandò ancora.

“Io non volevo, ma lui insisteva di fare tutto come prima, di continuare, di leccargliela che in tanto lo sperma era in fondo avendo eiaculato contro l’utero… e non basso e quindi che non lo avrei leccato.”

“E Lei lo fece? Gliela leccò lo stesso a sua moglie?”

“Si, era qualcosa più forte di me. Avrebbe dovuta restare sdraiata invece la fece alzare in piedi e io inginocchiato davanti a lei iniziai a leccarle la vulva e per forza di gravità lo sperma anche se alto iniziò a scendere, finché in una leccata avvertii sulla lingua qualcosa di gelatinoso con un sapore aspro, diverso dagli umori della vagina di mia moglie. Capii subito che era il suo sperma, ma per vergogna mia e di mia moglie non dissi nulla leccai ancora un po' e poi smisi.”

“Quindi tra il piacere di sua moglie leccò anche quello di quel Filippo… il suo sperma?” Domandò

“Si!” Risposi.

“E questo continuò anche dopo, negli incontri successivi, che lui eiaculava nella vagina di sua moglie e che lei dopo nel cunnilingus post coitus le leccasse anche lo sperma che colava?”

“Si, qualche volta è avvenuto.”

“E sua moglie non le disse nulla?”

“No, fece finta di non accorgersene, d’altronde anche lei lo assaggiava quando glielo succhiava e gli eiaculava sulla lingua nei rapporti orali venendole in faccia e in bocca. Ed anche questo vorrei conoscere dottoressa, perché dal punto di vista psicologico oramai avevo questo desiderio di vedere mia moglie eiaculata in vagina da Filippo e poi io il desiderio di leccarle il sesso?”

Lei mi guardò con riprovazione dicendo: “Vede Mimmo, ci sono delle scuole di pensiero sul cuckoldismo e il cuckold, se è più intenso il piacere in lui guardare la moglie posseduta o partecipare sottomettendosi al partner e alla moglie stessa?  Si discute molto su che cosa sia più eccitante, se osservare la propria moglie a letto con un altro uomo a fare sesso, oppure in qualche modo essere partecipe? Per un cuckold trovarsi una scena di sesso e vedere e guardare che la donna che osserva in preda alla passione e il piacere è sua moglie, la compagna della sua vita può togliergli il fiato e dargli sensazioni ed emozioni sublime paradisiache. 

Il guardare una donna mentre fa sesso, osservare il pene maschile che scivola dentro e fuori dalla vagina è una vista stimolante, ma quando la vagina è quella della propria moglie e il pene quello di un altro uomo, quel guardare diventa travolgente. Osservarla nel godere e sentirne gli orgasmi… è travolgente, una passione al quadrato! “Esclamò, aggiungendo:” D’altra parte, il cervello è il più potente organo sessuale sia maschile che femminile.

A molti mariti eccita da impazzire sottomettersi e umiliarsi alla moglie, come è successo a lei e praticare il cunnilingus dopo aver praticato sesso, come lei Mimmo con quel Filippo, ma soprattutto questi uomini raggiungono il massimo del piacere nel far eiaculare e poi leccare lo sperma di un altro uomo dalla vagina della moglie.” 

Dette quelle parole la dottoressa mi osservò in silenzio studiando le reazioni del mio volto, a capire se provavo ribrezzo o piacere a quello che dicevo.

“Perché accade questo?” Domandai curioso.

“Perché si tratta di infrangere molti tabù maschili raggruppati insieme.” Rispose la dottoressa:” Gli uomini non sono soliti ingoiare sperma (perlomeno non se eterosessuali).” Precisò proseguendo:” Ci si aspetterebbe che un uomo difenda la castità, la purezza, la fedeltà di sua moglie a costo della vita e molti parlano d’onore.” Fece un’altra pausa e continuò: “Per un uomo eiaculare nella vagina di una donna è un forte simbolo di possesso. Vedere lo sperma di un altro uomo nella parte del corpo più intima e segreta della propria moglie, è prova evidente che il marito non è il solo (e forse neppure il più importante) uomo nella sua vita… o perlomeno nel dare piacere al suo corpo.  Se c’è qualcosa che dimostra in modo chiaro che la propria moglie non è fedele e non appartiene più solo al marito, è la vista dello sperma di un altro uomo che cola esternamente dalle labbra della sua vagina e con quella scena non si hanno più dubbi, si è presi dall’adrenalina.  È per i tipi come lei Mimmo è il massimo, perché lei sa che l’unico modo per cui quello sperma può essere finito nella vagina di sua moglie è che un altro l’abbia fatta godere e le ha goduto dentro con il suo consenso o no. 

Lei Mimmo, in seguitodopo il loro amplesso ha continuato a praticare il cunnilingus a sua moglie ben sapendo che quel Filippo le aveva eiaculato liberamente in vagina. E di questo ne era consapevole e ne provava appagamento, piacere nel farlo. Quel Filippo avverando i suoi desideri nascosti, l’ha reso un cuckold sottomesso a lui e a sua moglie.” Affermò.

Restai in silenzio, mi vergognavo di me stesso, avrei voluto rispondere di no, che non era vero, ma ammisi la verità…

“Qualche volta si!” Risposi con la voce rotta dalla vergogna.

“Qualche volta vuol dire sì e più di una volta…?” Domandò.

“Si!” Replicai.

“E insieme agli umori del piacere di sua moglie che le uscivano dalla vagina, leccò anche lo sperma del piacere di quel Filippo?” Domandò ancora.

“Si, qualche volta, ma non sempre…” Ammisi.

“E gli piaceva leccarlo, sentirne il sapore sulla sua lingua? Essere umiliato e sottomesso da lui davanti a sua moglie…?”

“Si, in quel momento si!” Mormorai:” Purtroppo mi piaceva, era più forte di me farlo.”

“E lui quel Filippo se n’è accorse? La vedeva che a volte leccava nella vulva della sua amata consorte, insieme al suo piacere anche il suo sperma che colava fuori tra le labbra vaginali?”

“Si! Lo vedeva e sorrideva mentre eravamo sempre nudi, accarezzando mia moglie sulla schiena e la natica che oramai mi lasciava leccargliela inginocchiato davanti a lei. Faceva il prepotente e lo scemo, diceva appoggiandomi l’altra sua mano sul capo: < Diglielo a tua moglie che lo sperma del suo amante ha un buon sapore, che non fa schifo. Dicono che abbia il gusto di mandorle e leccarlo specialmente se è abbondante, è molto difficile…> E con quelle parole enfatizzava l’umiliazione che subivo davanti a mia moglie che in silenzio osservava e ascoltava. “

“E cosa diceva di altro? Solo quello?” Domandò ancora la psicologa sempre scrivendo sul bloc notes.

“ Parlava, sempre sorridendo con quel ghigno perfido, il naso aquilino e il  cranio calvo ci istigava: < Potreste farlo tutti e due insieme a me, sweet, cukold che lo  leccano e praticano un pompino al loro bull…> Pronunciava  volgarmente, mentre  abbracciava lateralmente sporgendosi e affacciandosi con il  volto su quello di mia  moglie dandole bacini sulle guance e sulle labbra: < Il tuo ruolo di  marito cornuto ora è completo.>  Diceva mentre loro sorridevano della mia difficoltà nel leccare e nell’ingoiare tutto…”  Ma era tutto un gioco dottoressa, un gioco di ruolo…

“Si, un gioco che per lei Mimmo era il reale, ed è per tutte queste ragioni che molti cuckold considerano l’eiaculazione nella vagina della consorte da parte di un altro partner una delle più eccitanti fantasie e desideri da realizzare, e una delle esperienze più erotiche e coinvolgenti che si possano provare.” 

In silenzio ascoltavo e lei muovendo la penna tra le dita sul bloc notes con gli occhi dietro gli occhiali proseguiva:” È certamente una delle esperienze più estreme ed insieme eccitanti in assoluto per un cuckold quella che ha provato lei…” A quella frase la interruppi.

“Ma cos’è in realtà dottoressa? Perché mi attirava tanto quella pratica di umiliarmi oltre che davanti a mia moglie anche all’altro uomo, a quel Filippo che la possedeva? Eppure io sono sempre stato un uomo orgoglioso con il senso di rispetto per la mia persona.”

E guardandomi iniziò a spiegarmi in una sorta di analisi, dell’eiaculazione in vagina e degli aspetti del cuckoldismo e rispose:” Dal lato pratico il leccare la vulva e la parte iniziale della vagina della propria donna dopo che l’amante vi ha eiaculato internamente, spesso proprio sotto lo sguardo dei due, del marito che osserva e della moglie che riceve l’eiaculato, non è altro che un atto fisico, sessuale.  Che però assume una connotazione psicologica ed è in grado di eccitare tantissimo qualunque cuckold, anche quelli che si ritengono più soft e controllabili. L’eiaculazione del partner, amante o bull come si preferisce chiamarlo, si può definire un atto di sottomissione e di mortificazione che eccita mostruosamente ogni cornuto praticante…” La interruppi ancora:

“Si, ma scusi dottoressa ma io mi chiedo come mai e perché quella pratica mi eccitava così tanto?” 

La dottoressa fece una breve pausa mettendosi a posto gli occhiali e riprese:

“Alcuni studiosi ritengono che questa eccitazione provenga dal fatto che include in sé alcuni sfatamenti di miti maschili, quali: che di solito il marito tutela la purezza, l’onore e la fedeltà della moglie. E nell’eiaculazione in vagina o in viso o sul corpo da parte di un altro uomo, nel cuckold accade proprio il contrario, decadono quelle considerazioni precedenti, e insieme a loro la sua dignità sul piano morale e sociale, e decade anche la personalità sessuale dell'individuo.” E spiegandomi in termini psicologici continuò:

“Da un punto di vista soggettivo, cioè che riguarda la persona, il soggetto, implica la perdita della propria integrità e onestà morale, esaltandosi nella nuova forma di sessualità in cui viene collocata la consorte. 

Da un punto di vista oggettivo, cioè che riguarda l’atto in sé stesso, fisico, implica il riconoscimento a sé stessi della nuova sessualità, anche con motivi di ammirazione, di esaltazione sessuale nell’osservare la moglie posseduta carnalmente da un altro uomo.

Come detto per la maggior parte degli uomini, con tutte le precauzioni igienico sanitarie, eiaculare nella vagina di una donna significa possederla e sottometterla totalmente e questo dominio non lo pratica di certo il marito cuckold, ma un altro uomo, un terzo.  E per il cornuto sapere o vedere lo sperma di un’altra persona nella vagina della moglie è la prova lampante di non rappresentare il solo uomo della sua vita e neppure il più importante anche se si hanno figli in comune, ma anzi per il cuckold l’eiaculazione in vagina è la prova evidente che il corpo della moglie non gli appartiene completamente ed a quel punto capisce finalmente che non ci sono più dubbi sulla sua condizione di cornuto. Non c’è niente di più evidente che faccia capire a un cuckold che la propria moglie non gli appartiene sessualmente che altri sanno appropriarsene e farla godere più di lui, e che lei non le è più fedele. Inoltre il vedere lo sperma dell’altro uomo che esce dalla sua vagina e cola dai margini sulla peluria ne è una prova innegabile. E per qualsiasi uomo passare la lingua sulla vulva della propria consorte ed ingoiare assieme alla sua eccitazione e i succhi del suo piacere, anche quelli del suo partner, cioè lo sperma di un altro uomo, significa un forte atto di sottomissione.

L’accettare da parte di lei di lasciarsi eiaculare in vagina come è avvenuto a sua moglie è stata la prova palese che lei non le apparteneva più sessualmente e durante l’amplesso le piaceva ricevere lo sperma di quel Filippo. Ed è stata anche la prova che lui la possedeva in maniera soddisfacente, visto che l’amante ha anche goduto ed eiaculato in sua moglie e lei l’ho ha accettato. “Fece una pausa breve e poi riprese:

Leccare la vagina alla propria donna e nel farlo ingoiare lo sperma di un altro uomo non è semplice praticarlo, soprattutto se l’eiaculazione è stata abbondante, e quindi la difficoltà a leccarla ingrandisce il senso di umiliazione che il cuckold subisce nel farlo. Nel caso del cuckold poi, il fatto di leccare lo sperma di un altro uomo dalla vagina della propria donna, ribadisce il suo ruolo davanti ai presenti, nel suo caso di quel Filippo e di sua moglie di essere sottomesso e cornuto… e solitamente il cornuto viene anche deriso durante tutta l’operazione. Certamente sua moglie dopo quel cunnilingus, avrà cambiato considerazione nei suoi confronti Mimmo, avrà modificato il rispetto e la stima che aveva di lei, questo come conseguenza naturale alla disistima nei suoi confronti.

Ma per lei come nei vari cuckold, nonostante tutto o forse proprio per queste ragioni, l’eiaculare in vagina della consorte viene accreditato da voi come l’esperienza sessuale più esaltante e trascinante che si possa provare. Molti cuckold non presenti ma assenti ai rapporti sessuali della consorte, arrivano addirittura a farsi portare a casa dalla moglie il preservativo pieno dello sperma dell’amante per poi versarlo sulla vagina e leccare il tutto amorevolmente…” Spiegò.

“Eh… ma che schifo dottoressa!  Possibile?” Domandai sdegnato.

“Si nel contesto sessuale che vivete voi cuckold tutto è possibile, lo dimostra lei stesso che con un espediente ha lasciato che quel Filippo eiaculasse in vagina a sua moglie ignara” E guardandomi disse:” Per farle capire che quello che dico è sempre la verità, le dirò che ho avuto un paziente che faceva compiere questo alla moglie, la lasciava appartarsi insieme con dei partner ad avere rapporti sessuali purché al rientro le portasse il profilattico con lo sperma. … Anche se bisogna dire che la maggior parte di loro gode molto di più nel far accoppiare la propria consorte senza preservativo e di farla riempire di sperma in vagina, oppure schizzare sul seno, sulla faccia o sulle natiche.” E proseguì nel conversare:

“Per molti cuckold, come nel suo caso Mimmo, si inizia con il desiderio inconscio e quasi innocente di mostrare la propria moglie nuda a qualcuno, per poi passare a vederla mentre lui la possiede sessualmente e infine che il partner scelto le eiaculi dentro in vagina e a volte addirittura, il massimo dell’estremo del cuckoldismo, che la fecondi.”

Feci una faccia strana e sorpresa, ma in silenzio la lasciai continuare ascoltandola:” Ci sono casi di cuckold che desiderano che il partner o il bull come si vuole chiamare, ingravidi la moglie.” Affermò la dottoressa.

“Ma io non ho mai avuto di questi pensieri e desideri…” Precisai alla psicologa visto che mi parlava di qualcosa che non avevo mai pensato.

“Sono correlati Mimmo, solo il pensiero di far eiaculare in vagina alla moglie dal partner, contiene inconsciamente il desiderio di farla ingravidare da un altro, sono due manifestazioni differenti ma correlate, collegate. Nell’ultima non si ci arriva quasi mai realmente per tutte le problematiche che impone, ma il desiderio inconscio che avvenga, che un altro uomo vi ingravidi la moglie c’è. D’altronde ci sono uomini sterili che non possono avere figli che fanno fecondare la moglie con rapporti sessuali da altri… Anche per lei stesso Mimmo, il fatto che sua moglie avendo già avuto il climaterio non potesse restare incinta, ha acconsentito che quel Filippo le eiaculasse in vagina, ma anche se lei sapeva che quella probabilità di ingravidarla era impossibile è superata, la possibilità che potesse accadere, la eccitava inconsciamente.” Fece un’altra pausa osservandomi e continuò:

“Tutto questo come per lei Mimmo, avviene e si svolge in varie tappe nella coppia che intraprende questo gioco, iniziando da quella verbale, il parlarsi a letto facendo l’amore che è la più semplice e comune, per finire inconsciamente a quella più estrema, di desiderare a volte fantasticare di vedere ingravidare realmente la propria consorte da un altro uomo e tenere il bambino come proprio come simbolo di questa umiliazione. Anche se questa è la pratica più rara.” 

“No queste cose no! Io non le ho mai pensate dottoressa.” Risposi.

“Mi creda Mimmo c’è qualcuno che lo fa realmente, soprattutto in America del nord, Stati uniti e Canada. E credo visto il punto che è arrivato lei e a quello che è stato capace di fare, che se sua moglie allora fosse stata ancora feconda, certamente lei Mimmo nel suo andazzo sarebbe arrivato, forse preso da un raptus sessuale, oltre che a farle eiaculare in vagina, forse anche a lasciarla fecondare a sua insaputa, salvo poi pentirsene e farla abortire.”

“Questo no dottoressa. Mi offende se lo pensa.” Affermai. 

Mi guardò dicendo:

“Ma non c’è da offendersi Mimmo qualcheduno l’ho ha fatto anche qui in Italia, secondo me lei è stato favorito dalla sorte, lei aveva preso una tendenza sempre crescente ed estrema, della sessualità e del cuckoldismo, che sarebbe giunta all’estremo, anche all’insaputa di sua moglie come ha fatto con quel Filippo. È stato fortunato che la sua coniuge in quel periodo non fosse più fertile, se no in un momento di ipereccitazione l’avrebbe lasciata ingravidare per appagare il suo desiderio adrenalinico, salvo come dicevo, dopo pentirsene e farla abortire con fanno alcuni.” Fece una pausa e riprese: 

“L'ultima fase del percorso del cuckoldismo, non si ci arriva quasi mai, ma c’è esiste, è possibile e accade…” Dichiarò:” È praticata da pochissimi, solo quando si arriva alla fine del percorso e si vuole provare veramente a praticare l'estremo del cuckoldismo, il proibito. In genere i più audaci come lei Mimmo, si limitano a fare eiaculare dentro la vagina della moglie, sapendo che ormai hanno un'età da non poter più restare feconde, come la sua consorte o se più giovani lo fanno prendendo le loro consorti anticoncezionali.

Ma l'ultima fase, quella dell’ingravidamento, voluta o no da lei Mimmo nel suo percorso, per il cuckold è la più sublime, la più estrema, significa che si è arrivati alla fine del cerchio e che si è unito e che si è provato tutto nel cuckoldismo. A volte, raramente la moglie è consenziente ad accettare di lasciarsi ingravidare, questo avviene quando c'è grande complicità e affinità culturale, mentale e sociale, anche se hanno già altri figli naturali. Non di rado capita negli Stati Uniti di vedere coppie con l'ultimo figlio distanziato di molti anni dai primi e dicono sorridendo è arrivato per sbaglio… chiaro che non tutti questi sono frutto di un cuckoldismo estremo, ma qualcuno si.

Altre, la maggioranza delle mogli come la sua è assolutamente contraria a questo finale, non solo nel farsi ingravidare, ma anche nel lasciarsi eiaculare liberamente in vagina e non accetterebbero e lo farebbero mai, e allora i mariti perfidi e maliziosi  fanno come lei con quel Filippo... Ma questa è una prerogativa solo maschile, quella di fare ingravidare la moglie a sua insaputa, durante l’amplesso, senza che lei se ne accorga, con il  marito d'accordo con il bull, con qualche stratagemma come lo ha chiamato e messo in pratica lei con quel Filippo, continuando a possederla anche dopo che è stata eiaculata internamente. Oppure in altri casi di comune accordo con la moglie si pratica l’amplesso senza preservativo, compiendo il coito interrotto, cioè l’atto sessuale di interrompere ed eiaculare fuori dalla vagina. E a volte nel momento del piacere il partner d’accordo con il marito o il compagno con lei ignara, le eiacula in vagina proseguendo a possederla per poi tirarlo fuori fingendo di eiaculare in quel momento su un asciugamano o altro, come se tutto si svolgesse normalmente. E il marito cuckold poi perversamentecarico di adrenalina, attenderà nelle settimane seguenti, che giungano i primi sintomi della gravidanza, per poi fingersi stupito e preoccupato dell’accaduto, fingendo di non sapere se è il suo o del partner, oppure anche sapendolo perché tra loro non ci sono rapporti sessuali, invitandola in ogni modo a tenerlo come loro.

Se questo avviene e la consorte accetterà, vedrà la sua compagna o moglie crescere con il ventre mese per mese, fino a giungere al nono con il pancione pieno e godere di quel suo stato, di gravidanza dovuta a un altro uomo per sua volontà.” 

A quelle parole e spiegazioni restai in silenzio, non mi sembrava vero quello che diceva, poi mormorai:

“Ma sono vere queste cose?  Queste sono perversioni estreme…”

“Certo che sono vere, rare ma vere, in genere avvengono dove esiste una cultura più liberista della nostra come negli Stati Uniti, dove alcuni bianchi fanno fecondare la propria moglie anche da partner di colore, per provare e subire più forte l’adrenalina dell’umiliazione.  E non sono perversioni, sono parafilie, che tutti gli uomini hanno più di quel che crede lei Mimmo…” 

Mi stava tenendo una lezione sul cuckoldismo, su tutte le sue sfaccettature soprattutto quelle estreme, come se pensasse che anch’io fossi uno di loro e questo mi offendeva e dava fastidio anche se in parte era vero. E mi osservava in un modo che sembrava che mi facesse la morale, e aggiunse:

“E già che siamo entrati in tema Mimmo, vorrei fargli una nota anche riguardo <Le Moglie Puttane> che accennava lei durante le altre sedute precedenti. È vero, ci sono alcuni uomini che desiderano fantasiosamente che le proprie mogli si comportino come prostitute o addirittura che giochino a farlo e che facciano sesso promiscuo in maniera indiscriminata con uomini diversi facendosi pagare e via dicendo. Ma io ho sentito ben pochi cuckold esprimere questo desiderio, e penso che pur anelando che le loro consorti si accoppino con altri uomini, hanno un rispetto assoluto per la loro moglie. Alla stragrande maggioranza dei cuckold, specie quei italiani non piace venire umiliati e sottomessi, se no nel gioco con la moglie. Inoltre, ben pochi cuckold si rivolgerebbero alla propria coniuge chiamandola <puttana>e se lo fanno, farà freddo all’inferno prima che possano avere una qualche chance consenziente di praticare o giocare qualunque cosa con lei!” Dichiarò sorridendo. 

E subito puntualizzai per distinguermi:

“Difatti io dottoressa non ho mai detto a mia moglie che fosse una puttana, sia quando si accoppiava con Filippo, che con altri anche dopo, anche se mi piaceva ed eccitava vederla in certi atteggiamenti e abbigliamenti sconci proprio tipici di quelle donne.”

“Bene!” Esclamò lei della mia precisazione, aggiungendo:” E dunque ritornando al nostro discorso considerati tutti questi aspetti positivi, che cosa ci potrebbe essere di sbagliato in un rapporto di sottomissione alla moglie se veramente fosse puttana come fantasticano alcuni mariti? Molte cose! “Rispose seguitando: “Anzitutto, per chi voglia lanciarsi in una situazione cuckold è bene che la coppia abbia una relazione meravigliosa, positiva e franca, di consensualità e complicità. La fantasia diventerà reale e piacevole soltanto se si sarà d’accordo e complici come nel suo caso Mimmo che ha realizzato le sue fantasie anche se forzandole, ed entrambi i coniugi nella coppia devono essere in grado di esprimere ciò che stanno provando, ed essere in grado di uscire da quella situazione qualora considerassero che diventerebbe ingestibile o pericolosa.” Fece un’altra pausa proseguendo:

“Nel cuckoldismo Il marito e la moglie o la compagna devono amarsi moltissimo. Questo amore, questa comprensione, questa volontà di comunicare apertamente e con onestà deve assolutamente esserci, senza inganni o sotterfugi ed espedienti come le chiama lei, altrimenti né loro, né il loro matrimonio in qualsiasi modo lo intendano, potrà sopravvivere.”  Si soffermò leggendo gli appunti e pronunciò:

“Inoltre dico sempre a chi mi si presenta. Non pensiate che vostra moglie possa fare sesso con un altro uomo, più bravo, capace e dotato di voi senza provare nulla per lui, non solo fisicamente, ma anche emotivamente. La donna quando si accoppia con qualcuno o prima o dopo nasce in lei un’emozione di attrazione, di richiamo. In realtà, il cuckolding è ben più pericoloso del comportamento da -Mogliettina allegra o puttana che si suol dire- Perché la fantasia ultima del cuckold è che la consorte finisca con il valutare l’amante più bravo realmente del marito stesso! Perciò le coppie che iniziano bisogna che ci vadano piano. Io ho avuto contatti con molte coppie che hanno coltivato questa fantasia ma che ai primi timidi tentativi di renderla reale si sono trovati a non gradirla per niente oppure altre a perdersi dentro, venendone risucchiate, come a lei e sua moglie Mimmo... E per quelle che si sono tirate indietro le plaudo: ci sono già abbastanza divorzi. “Affermò, chiedendomi: Com’era il suo rapporto con Filippo?”

“Lui in quel periodo dopo che aveva realizzato le mie fantasie, sul leccarle la vulva e l’eiacularle dentro, mi faceva fare il servetto.” Mormorai.

“In che senso le faceva fare il servetto?” Esclamò.

“Nel senso che nel gioco dei ruoli che avevamo, io gli dovevo offrire mia moglie, prepararla come voleva lui, nuda completamente o con indosso lingerie sexy della sua ex moglie la cubana, truccarla con la parrucca o senza, ed ero io che facevo queste cose…”

“E le piaceva farle, vestire sua moglie con lingerie sexy, truccarla, metterle la parrucca, insomma trasfigurala come una prostituta?” Domandò.

“Si mi piaceva trasformare mia moglie, faceva parte del gioco dove io gli offrivo mia moglie come voleva lui, era solo un gioco di ruoli il nostro.”

“Soltanto quello o c’era di più Mimmo?” Chiese la dottoressa.

“In che senso?”

“C’era anche qualcosa di fisico tra voi?” Esitai ma le dissi la verità:

“A Volte voleva che glielo prendessi in mano, lo masturbassi un po' d’avere l’erezione piena per poi appoggiarglielo sulla fessura della vulva di mia moglie…”

“E lei lo faceva Mimmo?” 

“Si!  Oppure dovevo accompagnarlo da mia moglie già nuda sdraiata sul letto a cosce divaricate o inginocchiata appoggiata allo schienale del divano mostrando il sedere pieno e pallido che aspettava, io dovevo appoggiarle il glande sulla sua fessura, tra le grandi e piccole labbra e spingerlo dietro in modo che la penetrasse. Oppure se voleva sodomizzarla, le dovevo allargare le natiche finché non compariva l’ano rosa, gli appoggiava contro il glande e spingeva con forza e la sodomizzava inginocchiata sul divano davanti a me. Nel gioco a volte ero io che gli facevo penetrare mia moglie.”

“E sua moglie cosa diceva Mimmo?”

“Niente, attendeva, le piaceva far sesso con Filippo sia davanti che dietro la faceva godere farlo e quindi era disponibile.”

 

Poi come cambiando discorso domandò la dottoressa: “Ha detto che sua moglie è stata anche sodomizzata da quel Filippo?” 

Esitai un attimo e poi risposi: “Si! “

“Mi dica come è avvenuto?”  Mi sollecitò, dandomi un senso di sua curiosità oltre che analisi nella mia vicenda personale, ed esposi:

“Comunque che la sodomizzasse faceva già parte delle mie fantasie ed eravamo d’accordo che prima o poi lo avrebbe fatto anche se fosse stato la pima volta  e un giorno scherzando ma non tanto disse davanti a lei:< Visto che non me lo vuoi dare tu, uno di questi giorni mi prendo quello di tua moglie.>

< Che cosa?> Domandai io non capendo.

< Il culo!> Rispose volgarmente:< Il culo di tua moglie…>. 

Lui sapeva che la sodomizzazione di mia moglie da parte sua faceva parte delle mie richieste, soltanto che io dopo tanto tempo non ero più tanto deciso a lasciare che lui la possedesse anche analmente…”

“Ma mi scusi Mimmo! Ma sua moglie non decideva niente che facevate tutto voi? Lei con quel Filippo?”

“Mia moglie se glielo chiedevo probabilmente si sarebbe lasciata sodomizzare, anche lei aveva desiderio di  provare di farlo di dietro… non è che io la scavalcavo nel decidere...”  Affermai.

“Mah! A me sembra il contrario.” Disse la dottoressa:” Comunque prosegua.

“Come dicevo, sapevo che Filippo aveva già sodomizzato altre donne e anche la sua ex moglie cubana, ma non essendo più propenso a che lo facesse con mia moglie gli dissi anche se non era vero:

< La mia conserte è ancora vergine analmente e il tuo coso è di dimensioni non adatte per al suo culo da signora.> Dichiarai. E lui subito rispose:

< Oh la dimensione è relativa, entrare entra, basta lubrificarlo bene, ma come dici tu aspettiamo il momento buono per queste cose e poi vedremo.> 

Eccitato esclamai: < Potremmo provare con un piccolo vibratore che può aprire la strada, sei tu l'esperto in queste cose.>

< No… niente vibratore…” Disse Filippo:” … meglio provare direttamente. Credimi che entra lo stesso!> Affermò.

< Si! Ma sentirà male?!> Ribadii io.

< No se il culo è bel lubrificato e la sodomia è praticata bene, da un esperto e con capacità e io modestamente sono bravo…> Disse lui.

<Apprezzo la sincerità sono certo che un altro mi avrebbe risposto di sì subito, senza analizzare la situazione ed è qui che si vede la differenza tra te e gli altri…> Dissi io:< …. la tua partecipazione alla sua iniziazione anale e la complicità sono ammirevoli.> Pronunciai, in quel momento mi faceva piacere che non raccontava frottole.” 

A un certo punto Filippo mi chiese:

< A proposito Mimmo, tra te e tua moglie quando facevate sesso, praticavate tutto? ...> Fingendo di non saperlo o non ricordarlo che glielo avevo già detto.

< Cosa intende per tutto?> Domandai.

< Se compivate anche pratiche orali e anale?> Disse.

< No tra noi non praticavamo queste cose, l’orale lo abbiamo fatto qualche volta da giovani, poi lei non ha più voluto. L’anale non lo abbiamo mai fatto.> Gli risposi.

< E perché non praticavate l’anale?> Domandò curioso.

<Perché non riuscivo a penetrarla…> Ribattei.

< Era vergine?>

< Si…!> Risposi.

< Come mai non hai insistito se posso chiederti> Domandò ancora.

E visto che eravamo in vena di confidenze gli dissi la verità.

< Da giovani io e Chiara abbiamo provato, lei era anche propensa a lasciarsi sodomizzare o almeno a provare, si metteva a carponi sul letto con il sedere verso me proprio per farsi penetrare analmente…allora non avevamo ancora i figli, io provavo ma non entrava, spingevo sull’ano ma invece di aprirlo e penetrarla, mi si piegava e poi diventava mollo e non riuscivo…>

< Non era abbastanza duro...> Affermò lui.

< Forse sì, non sono mai stato un tipo energico sessualmente, ma la verità è anche perché non sapevo come fare non avendolo mai praticato, conoscevo il sentito dire, l’aver visto qualche video, ma farlo realmente, inculare una donna veramente era un'altra cosa. Avevo paura di farle e di farmi del male se ci riuscivo e dopo aver provato varie volte nel tempo, desistetti. Così continuammo a farlo normalmente davanti, poi mia moglie restò incinta e dopo la seconda gravidanza, non volle più fare porcate come le chiamava lei.>

Lui mi guardò e rispose: < Dabbene, provvedo io…Uno di questi giorni provo e te la inculo, sei contento?>

 Non risposi, ma in un certo senso ero eccitato che volesse fare il culo a mia moglie. Alche risposi...< Vedremo i prossimi giorni.>”

“Così sodomizzò sua moglie?”

“Si la prima volta la fece mettere a carponi  nel letto, le lubrificò l'ano  con una crema apposita che aveva e la passò anche sulla sua erezione.  Gli  andò dietro e mentre  io in silenzio  osservavo  mia moglie attendeva di  essere  sodomizzata da lui, mise l'asta e la  fece scorrere  eretta nel suo  solco  gluteo  per poi  divaricando le natiche fermarla con il  glande al centro  sopra e contro l'ano. Lo puntò con una mano e  mentre con l'altra la teneva ferma sul  fianco, spinse e la penetrò. Chiara a sentirsi allargare l'ano  con dolore sussultò, si tirò su co il  tronco  come una cavalla che si impennava: < No  fermo basta! Fa male!> Gridò. Ma Filippo non le diede retta e continuò a spingere e con lei che si dimenava e non voleva, le lacerò gli  sfinteri anali e la penetrò fino in fondo aiutato dal lubrificante e dopo qualche secondo di pausa si mise a muovere avanti e indietro inculandola. La guardavo, per la prima volta mia moglie lo prendeva nel culo, non era più vergine. Lei  subito per reazione al dolore portando una mano dietro cercava di allontanarlo,poi smise eritornò a carponi lasciandosi sodomizzare e iniziava a piacerle sentirlo nel culo."

“Quindi sua moglie fu sverginata analmente a cinquant'anni e si lasciò sodomizzare da quel  Filippo?” 

" Si dottoressa…finchè alla fine non le venne dentro e iaculò nel retto, e poi saltuariamente proseguirono altri incontri con rapporti anali.”

E osservandomi ancora dichiarò:

“Diceva Mimmo che sua moglie praticò anche la fellatio a quel Filippo lasciandosi eiaculare sul viso e in bocca?” Tentennai e poi ammisi: “Si oramai eravamo presi da una sorta di esaltazione sessuale e a quella sottomissione a Filippo, che quello che proponeva di fare praticavamo, soprattutto mia moglie…

Tutto iniziò un pomeriggio, dove lui durante un rapporto sessuale completo con mia moglie lo tirò fuori dalla vagina e la invitò a baciarglielo.”

“E sua moglie lo fece?”

“Lei guardò a me come a cercare un consenso in qualcosa che forse eccitata desiderava già di fare e a un mio cenno positivo della testa annuendo, abbassò il capo e iniziò a baciarlo sul glande lucido, con Filippo che le accarezzava i capelli mentre lo faceva e le sussurrava:< Ora leccalo un po' bene, dalla qualche leccata…> E mia moglie senza guardarmi lo fece, lo leccò sul glande. E da lì il passo fu breve quando la voce di Filippo le sussurro sempre accarezzandole i capelli< …ora prendilo in bocca e succhialo un po'!>

 Cosa che mia moglie fece seguendo le istruzioni e i movimenti della sua mano, e su suo invito prese il glande in bocca e incominciò a succhiarlo, e girando gli occhi di lato mi guardava che la osservavo mentre gli faceva un pompino a lui. Quella fu la prima volta con Filippo e lui dopo non le disse nulla, non l’avviso quando eiaculò, all’improvviso le venne in bocca e in gola, soffocandola e facendola tossire e in parte deglutire e in parte sputare lo sperma. Ecco quella fu la prima volta della fellatio di mia moglie a Filippo.

Inaspettatamente fingendo di scrivere mi chiese come una doccia fredda:” Glielo fece anche lei la fellatio a quel Filippo?”

Restai basito da quella domanda…balbettai…” Ma lei pronta esclamò:

“Guardi che non è obbligatorio rispondere Mimmo… serve solo per ricercare e completare la sua analisi. E come gli ho già detto altre volte piuttosto che mentire non risponda…”

Farfuglia qualcosa e pronunciai: “Solo una volta, per gioco…” Spiegando mentre lei fredda e impassibile di quella mia ammissione abbassava il capo per scrivere:” …Ci fece inginocchiare tutti e due davanti a lui che restò in piedi e se lo fece leccare sia da me che da mia moglie contemporaneamente, leccandogli insieme il glande e l’asta di carne dura. E nel farlo scontrandoci con le teste e con le lingue leccandocele a vicenda tra di noi insieme al suo glande gonfio, mentre lui ci teneva e accarezzava la testa con le sue mani appoggiate sul nostro capo. Per poi eiaculare all’improvviso sul volto ad entrambi…”  Mormorai. 

“Anche su il suo Mimmo?” Domandò scrivendo.

“Si dottoressa!” Risposi:” Purtroppo era un vero porco quel Filippo, ce ne accorgemmo tardi.”

“E cosa provava lei, cosa ha avvertiva in quella fellatio praticata insieme alla sua consorte e nel sentirsi eiaculare in volto come sua moglie…”

“Cosa avvertivo?... Quando lo perticavo che gli leccavo il glande insieme a mia moglie, provavo vergogna e umiliazione, ma anche piacere di essere lì con lei a farlo, a condividere sessualmente l’asta eretta di carne dura di quel Filippo, a leccarla con lei e avvertire che mi piaceva condividere un atto sessuale insieme a mia moglie, con quel pene che la possedeva quasi sempre. Invece quando mi ha eiaculato sul volto ho provato una sensazione strana di sottomissione a lui a sentire quegli spruzzi caldi e vischiosi un po' su di me e un po' su mia moglie erano come sputi, come un insulto che però ci piaceva.”

“E basta? Non ha mai avuto rapporti sessuali con lui? Guardi che anche se ha avuto rapporti omosessuali completi servono solo per l’analisi” Disse seria la dottoressa.

Restai in silenzio, poi sapevo che dovevo dire solo la verità.

“È accaduto solo una volta…” Mormorai:” …. è stato un momento che voleva farmi fare la donna, possedermi analmente…” 

“E lei ha accettato Mimmo?”

“Io ero confuso, in quel momento lo desideravo:< Ti faro godere come tua moglie quando glielo infilo nel culo …> Diceva sorridendo:< …ti farò provare cosa significa essere donna…>

“E lei sua moglie? Cosa faceva, cosa diceva…”

“Non diceva nulla, guardava, era eccitata anche lei da quella situazione nuova, del suo partner che sodomizzava oltre che lei anche suo marito … e ridendo mi fece mettere a carponi davanti a mia moglie, si inginocchiò dietro di me come faceva con lei, lo appoggiò all’ano già lubrificato e spinse con forza…”

“La penetrò?”

“Si, lentamente facendomi gridare dal male, me lo infilò tutto e quando lo ebbi dentro restò un po' fermo a farmi abituare ad averlo dentro, in culo come diceva lui e poi prese a muoversi…”

“L’ha sodomizzata?” Domandò fingendo di scrivere per poi alzare gli occhi e guardarmi.

“Si!” Risposi con un filo di voce pieno di vergogna a farle quell’ammissione.

“Davanti a sua moglie l’ha sodomizzato?” Chiese ancora.

“Si!” Mormorai.

“E non si è opposta a che suo marito venisse sodomizzato, umiliato e reso donna come diceva quel Filippo, dal suo amante, davanti a lei che ne era la moglie?”

“No” Pronunciai.

“Non disse nemmeno una parola, non tentò come aveva fatto con il cunnilingus post coito di fermarla?”

“No…era eccitata anche lei, eravamo tutti eccitati dottoressa…”

“Probabilmente era eccitata dal vedere suo marito reso donna come lei e posseduto dal suo amante…?”

“Non so!” Mormorai:” Glielo detto eravamo tutti sudati ed eccitati, anche lei…”

“E sua moglie mentre vi osservava cosa faceva?”

“Su sollecitazione di Filippo se la toccava e guardava con un sorriso eccitato…”

“Cosa si toccava sua moglie?” Domandò la dottoressa senz’altro fingendo di non capire.

“Il sesso dottoressa.” Risposi.

“Quindi la sua consorte Chiara, Mimmo, si masturbava a vedere sodomizzare suo marito da quel Filippo.”

“E a lei piaceva essere sodomizzato sia da quel Filippo che soprattutto davanti a sua moglie che la osservava eccitata?”

“Si essere sodomizzato mi piaceva, godevo in quel momento…!” E mormorai:” Provavo una vergogna e umiliazione indicibile a essere sodomizzato davanti a mia moglie, dal suo amante, da colui che la possedeva sessualmente sempre, ma stranamente subito appena andò via il dolore che cominciò a montarmi, mi venne duro…”

“Cosa gli venne duro Mimmo?” Domandò ancora fingendo di non capire e scrivendo sul bloc notes.”

“Il pene dottoressa! Mentre Filippo mi sodomizzava assurdamente mi venne l’erezione dondolandomi il pene duro.”

“A essere sodomizzato le venne duro il pene?” Domandò ancora.

“Si, godevo, assurdamente godevo e avevo contemporaneamente l’erezione e lui lo prese in mano e iniziò a masturbarmi, finché non esplosi in un piacere enorme sul pavimento, mentre lui eiaculava dentro di me…”

“Le ha eiaculato nel retto?” Domandò ancora.

“Si…” Risposi:” …come faceva con mia moglie quando la sodomizzava, anche a lei eiaculava dentro.”

Scrisse qualcosa sul bloc notes e poi mi domandò:

“Ne ha avuti altri rapporti sessuali anali con lui o con altre persone?”

“No, assolutamente no, non ho voluto, rapporti sessuali anali con nessuno, quella volta fu un caso, un’esperienza non li ho mai avuti altri rapporti anali né con lui né con nessun’altro dei partner di mia moglie. Quella fu l’unica volta sia del rapporto orale che anale insieme a mia moglie, io non ero e non sono omosessuale, io sono cuckold a me appagava vedere mia moglie fare sesso con altri uomini e non praticarlo io, assolutamente. “

“E lui glielo chiese di nuovo di avere rapporti anali con lei Mimmo?”

“Si lui ci provò, qualche volta dicendomi:< Dai Andrea, giochiamo, ora fai un po' anche tu la donna come tua moglie…> Ma non volli, al contrario mia moglie poi li ha avuti ancora con lui…”

“Rapporti anali?” Domandò.

“Si, lei anali e orali…”

“E quanto andò avanti quella storia con quel Filippo?” Domandò.

“Circa due anni...”

“E poi finì?”

“Si!”

“Come mai finì…?” Chiese.

“Ma per un insieme di fattori, forse il primo fu perché diventava sempre più esigente su di noi, ma soprattutto con mia moglie quasi come se fosse una qualcosa di suo. Si sentiva come il suo secondo marito… quello sessuale.! Pretendeva atti che erano contrarie alla nostra morale e non ci piacevano. È vero noi in quei due anni eravamo cambiati, ci aveva svezzati e instradati nella sessualità completa, ma anche lui da quando ci incontrammo le prime volte era cambiato dai nostri propositi iniziali, soprattutto i miei. 

“Perché cosa pretendeva?”

“Ma… voleva essere autoritario con noi anche fuori dal gioco, pretendeva che mia moglie quando indossava la lingerie erotica della sua ex consorte, uscisse con lui a braccetto, andassimo al bar a prendere il caffè conciata in quel modo…”

“E l’avete mai fatto?”

“No mai, ci rifiutammo, avevamo una nostra reputazione, si che eravamo in una città diversa dalla nostra e giocavamo sessualmente, ma se qualcuno l’avrebbe vista e riconosciuta guai. “

“Sessualmente era cambiato dunque quel Filippo?” Domandò la dottoressa.

“Si, avendoci insegnato in quei due anni tutto come le ho raccontato, Pino il primo partner di mia moglie fu un adolescente in confronto a Filippo, praticamente sessualmente ci ha svezzato e plasmato lui, a me facendomi diventare un cuckold vero sotto tutti gli aspetti e a mia moglie una sweet completa amante e desiderosa del sesso. Ma poi voleva che ci vedessimo più spesso…”

“Cioè?” Domandò ancora la dottoressa. 

“Noi con lui per nostri motivi famigliari e sociali in quei due anni in base ai periodi ci incontravamo a volte ogni settimana, in genere d’estate e altre una volta al mese d’inverno. In un anno ci incontravamo una ventina di volte, venticinque e non di più.”

“Sempre a casa sua?”

“Si, nel suo letto matrimoniale o divano in soggiorno a parte qualche rara cena insieme, più per cortesia che altro.”

“E giocavate sempre ai ruoli?”

“Spesso, non sempre, a volte, come dicevo io gli offrivo mia moglie, la preparavo come voleva lui… a volte invece quando arrivavamo se la prendeva e portava a letto direttamente lui, senza dirci niente e mi lasciava sulla porta a guardare e masturbarmi mentre possedeva e giocava sessualmente con mia moglie.  Inoltre voleva che alla sera andassimo con lui in qualche club privè dove aveva lavorato anche la moglie e c’erano i suoi amici, cosa che non abbiamo mai acconsentito. E comunque io e mia moglie del suo nuovo comportamento e del suo modo di fare padronale ne parlavamo tra noi, non ci piaceva più, non ci aggradava e si era anche stanchi di quella routine sessuale. Inoltre voleva fotografarla nuda e che io li fotografassi mentre avevano rapporti sessuali, cosa che ci rifiutammo categoricamente io e Patrizia (Chiara), e la nostra relazione a tre con lui incominciò a incrinarsi. Con mia moglie faceva quello che voleva, decideva lui se possederla sessualmente o sodomizzarla.” E queste e tante altre piccole cose tutte insieme ci portarono ad allontanarci.”

“Quindi vi siete lasciati da buoni amici?”

“Si, ma non proprio, l’ultima volta che ci incontrammo a casa sua ci fu una discussione dove voleva che quella sera uscissimo tutti insieme con mia moglie truccata come piaceva a lui, con gli indumenti sexy della sua ex moglie e andassimo a ballare in un locale che conosceva, cosa che a noi non passò nemmeno per la testa. Ci rifiutammo, ci fu una discussione accesa dove lui voleva prevalere su di noi, alche io gli dissi già d’accordo con mia moglie, che la nostra amicizia era finita… Lui subito fece lo spavaldo:< Va bene…Andate …andate pure… Voglio vedere dove troverete un altro che chiava così bene tua moglie come me…> Pronunciò.

“E voi?”

“E noi andammo via da casa sua… Poi giorni dopo ci cercò sia per telefono che con email scusandosi del suo comportamento e che voleva riallacciare i rapporti. All’inizio non rispondevo ai suoi messaggi, alle sue email e alle sue chiamate e alla fine chiese un incontro chiarificatore in cui andai da solo e gli misi in chiaro che la nostra esperienza sessuale era finita per sempre, non solo con lui… ma con chiunque. Lo informai:< Abbiamo deciso io e mia moglie di chiudere con questo genere di trasgressioni. Sei stato bravo sessualmente e a Chiara l’hai soddisfatta molto e ci insegnato molte cose. Ma non vogliamo avere più rapporti e incontri sessuali con nessuno. Non solo con te, non vogliamo praticare più gli incontri sessuale con chiunque.>

Gli raccontai un sacco di balle. All’inizio cercò di convincerci a continuare dicendo che l’avremmo diradati, che gli andava bene incontrarci anche una volta al mese, ma non ci fu nulla da fare io e mia moglie dopo averne parlato a lungo tra di noi avevamo deciso di smettere. Anzi per chiudere definitivamente gli dissi che Chiara non stava bene di salute, che avevamo anche problemi in famiglia con i suoi genitori, naturalmente non era vero niente e gli ricordai quanto aveva detto e promesso quando ci conoscemmo, che una volta che avremmo deciso di smettere, sarebbe tutto finito davvero e volevamo essere lasciati in pace. Minacciandolo velatamente che se questo non fosse avvenuto noi non avremmo avuto problema ad andare alla polizia con un legale, raccontargli la verità e denunciarlo per stalking…”

“Lui cosa fece...” Domandò la dottoressa.

“Prese atto, disse che era dispiaciuto, e io gli ripetei ancora che non era per lui… ma proprio non volevamo fare più niente di trasgressivo e sessuale, che oramai mia moglie aveva compiuto i cinquant’anni e praticamente ci ritiravamo.” 

“Accettò?”

“Si ci lasciammo con una stretta di mano io e lui dopo quell’incontro.”

“E non ha più rivisto sua moglie?”

“No… ne lei ha voluto incontrarlo.”

“Perché?”

“Non so sinceramente, non me l’ha mai detto mia moglie.”

“Forse aveva paura che rivedendolo avrebbe accettato di riprendere gli incontri sessuali con lui?!”

“Dice dottoressa? Non so… può darsi… ma non mi interessava in quel momento.”

“E non vi ha più cercato?”

“Oh sì! Per un paio di anni durante le feste natalizie e pasquali ci inviava gli auguri a cui noi non rispondevamo … ma poi scemò tutto, credo avesse trovato un’altra coppia che ci sostituì.”

“Quindi poi vi siete ritirati dalle vostre pratiche trasgressive?”

“Si e no… momentaneamente, per un anno non facemmo più niente, soltanto vita coniugale e famigliare. Alla sera a letto parlavamo tra di noi, di quello che avevamo fatto, di Pino e Filippo…

“E poi facevate sesso?”

“No, io non ci riuscivo più ad avere rapporti sessuali completi con lei e anche se ci fossi riuscito, non le avrei mai dato quel piacere e godimento che gli dava Filippo, non avevo le erezioni complete da penetrala, mi eccitavo, mi veniva mezzo duro e basta, ci masturbavamo a vicenda, ricordando e fantasticando quello che avevamo compiuto e ci appagavamo così. Finché un giorno... o meglio una sera…”

“Cosa accadde?”

 

Continua….

 

 

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